La gelata di Ferragosto, con l'Istat che certifica il Pil a
quota zero nel secondo trimestre preoccupa. Ma il dato era atteso e
al ministero del Tesoro non si rassegnano affatto ad una legge di
Stabilità giocata solo sulla difensiva per mettere una pezza
a quei 4 miliardi che potrebbero mancare per effetto della crescita
che rallenta rispetto all'1,2% stimato dal governo e ormai
irraggiungibile. «Puntare tutto sullo sviluppo e sulla
produttività», ecco le parole d'ordine che
arrivano dal dicastero di Via XX Settembre.
LE IPOTESI
Dove qualche calcolo, sull'entità della manovra, hanno cominciato a farlo. Si parla di un possibile intervento da 25 miliardi di euro. Ma, si confida, potrebbero essere anche molti meno (poco più di 20) se il negoziato di settembre con Bruxelles sulla flessibilità dovesse produrre frutti maturi. Palazzo Chigi, spiegano fonti vicine a Renzi, giocherà la carta delle riforme già realizzate ma soprattutto in marcia (tra cui la riforma costituzionale, condizionata però dall'esito del referendum) per strappare ai partner europei nuovi spazi fiscali di manovra e per alleggerire il peso della legge di Bilancio. Il deficit già concordato per l'Italia parla di un obiettivo dell'1,8% nel 2017 mentre il Paese viaggia intorno al 2,3%. E' all'interno di quella forbice che il governo tenderà di strappare margini utili da sfruttare nella composizione della legge di Stabilità.
Ultimo aggiornamento: 09:53
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Dove qualche calcolo, sull'entità della manovra, hanno cominciato a farlo. Si parla di un possibile intervento da 25 miliardi di euro. Ma, si confida, potrebbero essere anche molti meno (poco più di 20) se il negoziato di settembre con Bruxelles sulla flessibilità dovesse produrre frutti maturi. Palazzo Chigi, spiegano fonti vicine a Renzi, giocherà la carta delle riforme già realizzate ma soprattutto in marcia (tra cui la riforma costituzionale, condizionata però dall'esito del referendum) per strappare ai partner europei nuovi spazi fiscali di manovra e per alleggerire il peso della legge di Bilancio. Il deficit già concordato per l'Italia parla di un obiettivo dell'1,8% nel 2017 mentre il Paese viaggia intorno al 2,3%. E' all'interno di quella forbice che il governo tenderà di strappare margini utili da sfruttare nella composizione della legge di Stabilità.