Latte, l'origine sarà obbligatoria in etichetta.
Martina: "Tappa storica". Allevatori in piazza

Martedì 31 Maggio 2016
Latte, l'origine sarà obbligatoria in etichetta. Martina: "Tappa storica". Allevatori in piazza
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«Con oggi ufficializziamo che l'Italia porta in etichetta l'origine del latte e dei suoi derivati»: lo ha detto il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, arrivando all'incontro organizzato a Milano dalla Coldiretti in occasione del World Milk Day, a cui è atteso anche il premier Matteo Renzi. «È una tappa storica per il mondo dei produttori e degli allevatori - ha detto Martina rispondendo ai giornalisti fra gli stand della Coldiretti -. È un passaggio necessario per garantire sempre di più e sempre meglio i nostri allevatori in questo momento molto difficile per la crisi del latte che sta vivendo tutta l'Europa».

Al ministro è stato infine chiesto come si muoverà il Governo sul fronte del falso Made in Italy alimentare, altro tema su cui l'associazione di categoria si sta confrontando. «Dovremo chiedere fuori dal contesto europeo degli accordi, bisogna alzare l'asticella ed è quello che stiamo facendo», ha risposto. 

RENZI: DECRETO GIA' FIRMATO Il decreto per l'origine del latte in etichetta «è già stato firmato, non è una promessa» ed «è stato già inviato ieri a Bruxelles ieri. Prima i fatti e poi le parole». Lo ha detto il premier, Matteo Renzi, che all'incontro della Coldiretti a Milano ha parlato di «una storia che richiama giustizia, sapere che cosa sto bevendo». A quanto apprende l'ANSA, il decreto in particolare prevede tre diciture chiare in etichetta: il 'paese di mungiturà, il 'paese di confezionamentò; il 'paese di trasformazionè.

In ognuno dei casi andrà indicato il nome del Paese, ma se le 3 fasi avvengono nello stesso Paese si potrà indicare il relativo Paese. In ogni caso sarà obbligatorio indicare espressamente il paese di mungitura del latte. Renzi ha annunciato il decreto interministeriale all'incontro con la Coldiretti insieme al ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, che lo ha firmato insieme al ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda. 

COLDIRETTI, IN ITALIA 24 MLN DI LITRI IMPORTATI L'Italia è diventata il più grande importatore di latte nel mondo. Per il latte a lunga conservazione, tre cartoni su quattro venduti in Italia sono stranieri, mentre la metà delle mozzarelle sono fatte con latte proveniente dall'estero, ma non è obbligatorio riportarlo in etichetta. Lo denuncia Coldiretti, che ha presentato uno studio in occasione del Milk World Day promosso dalla Fao.

Coldiretti precisa che dalle frontiere italiane passano ogni giorno 24 milioni di litri di «latte equivalente» tra cisterne, semilavorati, formaggi, cagliate e polveri di caseina, per essere imbustati o trasformati industrialmente. Nell'ultimo anno hanno superato il milione di quintali le cosiddette cagliate importate dall'estero, che ora rappresentano circa 10 milioni di quintali equivalenti di latte, pari al 10% della produzione italiana. «Si tratta di pre-lavorati industriali che vengono soprattutto dall'Est Europa, che consentono di produrre mozzarelle e formaggi di bassa qualità» sottolinea Coldiretti.

Un chilogrammo di cagliata usata per fare formaggio sostituisce circa dieci chili di latte. «È un inganno per i consumatori ed è concorrenza sleale per i produttori che utilizzano latte fresco» afferma Coldiretti. «In un momento difficile per l'economia, dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza, con l'obbligo di indicare in etichetta l'origine degli alimenti», ha affermato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo. Una possibilità offerta dal via libera venuto sulla base del regolamento comunitario N.1169 del 2011, entrato in vigore il 13 dicembre del 2014, che - conclude la Coldiretti - consente ai singoli Stati Membri di introdurre norme nazionali in materia di etichettatura obbligatoria di origine geografica degli alimenti. 

ALLEVATORI IN PIAZZA A MILANO Sono a centinaia gli allevatori a Milano scesi in piazza per la giornata nazionale del latte italiano. Molti gli slogan a sostegno della loro protesta e a favore dell'etichettatura obbligatoria: «Avete preso i nostri marchi, non vi daremo le nostre mucche»; «Più trasparenza con l'etichettatura di origine obbligatoria»; «Stop a speculazioni: giusto prezzo per produttori e consumatori».

Per la mobilitazione nazionale in occasione del World Milk Day della Fao è stata scelta Milano perché in Lombardia si produce il 40% del latte italiano. Di fronte alla Fiera Milano Congressi - MICO - è presente anche la pronipote della mucca «Onestina», simbolo della battaglia per il made in Italy degli allevatori che chiedono un prezzo giusto ed onesto. Ad attendere l'arrivo del premier Matteo Renzi, del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, dell'Ambiente Gian Luca Galletti e del Governatore della Lombardia Roberto Maroni, è presente anche il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo. 

Ultimo aggiornamento: 13:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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