"Mamma" RAI mette gli stipendi online: ecco chi sono gli strapagati

Martedì 26 Luglio 2016
"Mamma" RAI mette gli stipendi online: ecco chi sono gli strapagati
(Teleborsa) - E' di nuovo scandalo per le spese allegre della RAI, dopo che la TV pubblica ha reso pubblici gli stipendi dei suoi dipendenti, mettendoli on line a disposizione di tutti, per motivi di trasparenza. La lista comprende tutti coloro che al 25 luglio 2016 avevano un contratto con la RAI superiore alla soglia dei 200 mila euro, percepito nel 2015 o relativo ai compensi 2016. Quel che sconcerta è che vi sono ben 94 persone che guadagnano cifre giudicate spropositate, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale, ma soprattutto che superano il tetto dei 200 mila euro fissato per chi lavora in società pubbliche o per lo Stato e gli Enti pubblici.  Chi sono gli strapagati della RAI? Fra i Paperoni c'è il direttore generale della RAI Antonio Campo Dall'Orto, con ben 650 mila euro di compenso riconosciuto per l'anno 2016, assieme ovviamente al presidente Monica Maggioni, con 270 mila euro di stipendio lordo. Vi sono poi quelli che vengono definiti "gli Ex" cui viene ancora garantito un trattamento di tutto rispetto: i  due ex direttori generali Lorenza Lei (243 mila euro) ed Alfredo Meocci (240 mila euro), l'ex direttore di RAI 3 Andrea Vianello (320 mila), l'ex direttore del TG2 Mauro Mazza (340 mila) e così via.  Ma c'è spazio anche per le "nuove leve" come Carlo Verdelli (320 mila) e Gabriele Romagnoli (230 mila), ma anche i direttori di rete, come Irene Bignardi e Ilaria Dallatana, con stipendi di 300 mila euro circa, ed i direttori dei TG Mario Orfeo (TG1),  Biancamaria Berlinguer (TG3), Marcello Masi (TG2) e Antonio Di Bella (Rai News 24), con compensi superiori ai 300 mila euro. Per non dimenticare poi i corrispondenti dall'estero, a prescindere dalla destinazione più o meno rischiosa: Eugenio De Paoli (Rio de Janeiro), Antonio Preziosi (Bruxelles), Pietro Marrazzo (Gerusalemme), Tiziana Ferrario (New York), Marco Varvello (Londra), Claudio Pagliara (Pechino), Emanuele Fiorilli (Istanbul) e così via, la lista è molto lunga.
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