Editoria, Il Sole 24 Ore: lasciano il presidente Squinzi e 4 consiglieri

Sabato 1 Ottobre 2016
Editoria, Il Sole 24 Ore: lasciano il presidente Squinzi e 4 consiglieri
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Il presidente del Sole 24 Ore Giorgio Squinzi si è dimesso insieme ad altri 4 consiglieri del Gruppo. Si tratta di Carlo Pesenti, numero uno di Italmobiliare, Claudia Parzani, avvocato internazionale, Livia Pomodoro, ex presidente del tribunale di Milano e Mauro Chiassarini, capo di Bayer Italia. Le dimissioni seguono il consiglio di amministrazione di ieri, che ha approvato i conti con un rosso di quasi 50 milioni. 

Nella tarda serata di ieri l'amministratore delegato Gabriele Del Torchio è stato ricoverato d'urgenza all'Auxologico di Milano per un intervento al cuore, peraltro felicemente riuscito.

Per quanto riguarda il Sole 24 Ore, Confindustria ha ribadito che il controllo sul quotidiano è irrinunciabile e non c'è alcuna apertura per l'entrata nell'azionariato di imprenditori come nuovi soci, c'è disponibilità per un aumento di capitale e la realizzazione del piano industriale approvato ieri dal cda verrà seguita passo dopo passo.

Restano in carica, oltre a del Torchio, Marcella Panucci, direttore generale di Confindustria, Luigi Abete, presidente di Bnl, Carlo Robiglio, presidente di Piccola Industria Piemonte, Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Federturismo e Nicolò Dubini, numero uno di Herabell, consigliere indipendente.

Il Sole 24 Ore ha chiuso il primo semestre con una perdita netta di 49,8 milioni di euro che risente della svalutazione di imposte anticipate per 10,4 milioni di euro (contro una perdita di 11,7 milioni nel 2015). I ricavi sono stati pari a 151,8 milioni, il margine operativo lordo negativo per 19,7 milioni e il risultato operativo
negativo per 36,1 milioni.

In questo quadro il cda del Sole 24 Ore ha «ottenuto la disponibilità da parte dell'azionista di maggioranza a valutare positivamente un aumento di capitale». Inoltre il board ha approvato «le linee guida del Piano Industriale 2016-2020» e ha «ottenuto la disponibilità delle banche finanziatrici a ridefinire la struttura del debito». Il nuovo piano prevede il «risanamento della struttura economico-finanziaria del gruppo attraverso una incisiva azione di riduzione costi e di efficientamento gestionale; intervento sulle aree attualmente in perdita; attenzione al posizionamento di qualità e al ruolo strategico del quotidiano; flussi di cassa positivi a supporto della crescita a partire dal 2019».

Nello scorrere i conti il patrimonio netto si è ridotto a fine giugno da 87,2 a 28,2 milioni di euro, con una diminuzione di 59 milioni rispetto alla fine del 2015. «Pur in presenza di significative incertezze», si legge in una nota, la relazione semestrale è stata redatta «sulla base del presupposto della continuità aziendale». Il cda ritiene che il Gruppo «possa disporre di adeguate risorse finanziarie per continuare ad operare in futuro». 


 
Ultimo aggiornamento: 2 Ottobre, 12:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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