Riforme, il “falco” Schaeuble promuove l'Italia: «Sulla buona strada»

Venerdì 27 Maggio 2016
Riforme, il “falco” Schaeuble promuove l'Italia: «Sulla buona strada»
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Più lodi che rimproveri, più sorrisi che mugugni. Un Wolfgang Schaeuble rilassato si presenta all'appuntamento con la stampa estera senza tradire la stanchezza del vertice sulla Grecia a Bruxelles. E offre il lato più conciliante, di sé e della Germania. Ce n'è un pò per tutti, ma questa volta sono complimenti. All'Italia, innanzitutto.

«Conosciamo la situazione dell'Italia e vediamo che compie notevoli sforzi anche per le riforme strutturali, sulle norme d'insolvenza e altro. Abbiamo l'impressione che sia sulla buona strada e ne sosteniamo il percorso». Una concessione di credito che non mostra ombre, almeno questa volta. L'Italia è nel pieno di un processo di riforme che l'establishment tedesco segue con attenzione. In attesa di verificarne i risultati, l'invito è ad andare avanti. «Le raccomandazioni della Commissione Ue all'Italia non sono state ancora discusse in maniera approfondita - ha aggiunto il ministro - ma non ho sentito critiche al riguardo e anche io non ne ho fatte».

È stato uno Schaeuble conciliante, anche verso la Bce e Mario Draghi. «Ha un mandato per la stabilità dei prezzi e il problema di fronte al quale si trova è che deve fare una politica monetaria comune per 19 Paesi, con differenti situazioni economiche», concede il ministro. Nessuno, neppure la Bce, contesta il fatto che la politica monetaria espansiva di oggi non favorisca i tedeschi, aggiunge Schaeuble, ma la Bce «non può fare una politica solo per la Germania, ne deve fare una che mantenga stabile l'euro e l'Eurozona». Poi ha giudicato le paure tedesche sull'abolizione del contante «irragionevoli». Dismessi gli abiti del falco, è tornato in scena lo Schaeuble europeista. Ha mostrato comprensione per le ansie dei partner europei dell'Est. Della Francia ha rifiutato il giudizio di un Paese refrattario alle riforme, ricordando come i conflitti sociali siano alla base della sua democrazia. E ai greci ha detto: hanno davanti un percorso ancora difficile «ma sa che se lo seguiranno potranno contare sulla solidarietà dei partner europei».

Solo l'eventualità di una Brexit ha fatto serpeggiare il malumore. «La Brexit costituirebbe un danno immenso per l'Europa e per l'economia mondiale, ma decidono i britannici e noi accetteremo il voto».
Ultimo aggiornamento: 15:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA