Manovra, spunta la norma stadi: guarda anche a Roma

Giovedì 20 Aprile 2017
Manovra, spunta la norma stadi: guarda anche a Roma

Spunta anche una norma per la costruzione di grandi impianti sportivi nella manovrina per la correzione dei conti attesa per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. L'articolo, contenuto in una bozza della manovrina sembra costruito ad hoc per lo «Stadio della Roma» pur non facendo alcun riferimento alla struttura: regolamenta le demolizioni e le cessioni di superficie, disciplina la realizzazione di immobili non sportivi, concede il diritto allo sfruttamento commerciale dell'area limitrofa in occasione di grandi eventi.

L'articolo contenuto nella bozza stabilisce che lo studio di fattibilità per la costruzione di impianti sportivi viene presentato da una società o associazione sportiva - che deve rispettare specifici criteri anche associandosi con altri soggetti o consorzi - e può ricomprendere anche la costruzione di immobili con destinazione d'uso diverse da quella sportiva, complementari e/o funzionali al finanziamento e alla fruibilità dell'impianto. Sono possibili demolizioni e anche ricostruzioni con diverse volumetria e sagoma.

Se le aree utilizzate sono pubbliche è possibile prevedere anche la cessione a titolo oneroso del diritto di superficie per un massimo di 90 anni e di usufrutto per trenta. Viene stabilito che la conferenza di servizi decide in «modalità sincrona» e anche in modo unificato con quella che esprime la valutazione di impatto ambientale e il verbale conclusivo può costituire adozione di variante allo piano regolatore comunale: in questo caso il verbale è trasmesso al sindaco che lo sottopone all'approvazione del consiglio comunale nella prima seduta utile.

Per impianti omologati per una capienza superiore a 20.000 posti si può prevedere che, entro 300 metri dal perimetro dell'area riservata, da cinque ore prima dell'inizio delle gare a tre ore dopo la conclusione, l'occupazione di suolo pubblico per attività commerciale sia consentita solo alla società sportiva o all'associazione che utilizza lo stadio, oppure da terzi da loro autorizzati.

In questo caso le autorizzazioni già date rimangono sospese per una giornata e devono essere previsti indennizzi a carico della società sportiva utilizzatrice dell'impianto.

Ultimo aggiornamento: 20:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA