Brexit, banche centrali pronte ad agire: mossa concertata anti-speculazione

Domenica 26 Giugno 2016 di Roberta Amoruso
Mario Draghi
La linea tra le banche centrali, a partire da Francoforte, è reagire sì, farlo in modo concertato, ma con una certa prudenza. Sotto i riflettori c'è la svalutazione della sterlina contro il dollaro, ma non tanto la reazione iniziale alla Brexit, praticamente scontata (in un giorno ha già perso il 10%), sotto i riflettori è il trend delle prossime sedute, delle prossime settimane nel mondo valutario. Perchè una «sovra-reazione» a effetti temporanei o comunque giustificati nell'entità, è qualcosa che dalle parti della Bce e dintorni si vuole davvero evitare.

Però il piano di emergenza c'è ed è pronto a scattare. È questo il messaggio ribadito ieri in occasione dell'appuntamento bimestrale del Global economic meeting, alla vigilia dell'incontro di Basilea delle principali banche centrali mondiali. Quest'anno l'assemblea annuale della Bri, lorganizzazione che raggruppa le banche centrali e le autorità monetarie di sessanta Paesi, non poteva cadere meglio. Tempismo perfetto per confrontarsi sugli effetti della Brexit. Compresi i rischi di attacchi speculativi sulle banche.

I DETTAGLI
Così, dopo le rassicurazioni arrivate alla spicciolata dai governatori in uno dei venerdì più neri della storia dei mercati, ieri è arrivata la prima linea congiunta. I governatori delle banche centrali «sostengono le misure contingenti messe in campo dalla Banca dInghilterra e sottolinea la prontezza delle Banche centrali a supportare ladeguato funzionamento dei mercati finanziari», ha detto il presidente del Global Economy Meeting, Agustin Carstens, al termine dellincontro generale annuale della Bri, assicurando anche che «le banche centrali monitoreranno attentamente il funzionamento dei mercati e la stabilità e coopereranno in modo coeso».
 
Un primo giro di tavolo sul tema tra i banchieri con un incontro dei paesi G10 e poi la cena ieri sera a cui ha partecipato tra gli altri il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco, ha aperto il weekend di confronto anche la presidente della Fed Yanet Jellen e il Governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda, ma anche il governatore della Banca d'Inghilterra, Mark Carney. Da domani poi senza soluzione di continuità tutti a Sintra, in Portogallo, per il forum organizzato dalla Bce sul tema il futuro dell'architettura finanziaria e monetaria internazionale. Ebbene tra i banchieri centrali si comincia a far strada anche l'ipotesi di una rete di sicurezza europea per proteggere le banche da attacchi speculativi. Un'idea sulla quale starebbe lavorando anche l'Italia. E non a caso, considerata la ferocia delle vendite sui titoli bancari italiani.

Sul tavolo dei banchieri centrali c'è il dossier della montagna di miliardi di perdite già messe agli atti dai mercati e chissà cos'altro a partire dalla riapertura dei mercati domani. La speranza è che la forza del messaggio «concertato» serva a evitare un'altra giornata di choc. La prima banca centrale ad agire sui mercati sarà comunque la Banca d'Inghilterra. Mark Carney ha già garantito fino a 250 miliardi di sterline di fondi aggiuntivi, mettendo in cantiere eventualmente anche misure aggiuntive nel campo della politica monetaria.

Secondo gli analisti la Boe potrebbe attivare di linee swap in dollari con gli altri maggiori istituti centrali e annunciare operazioni di liquidità addizionali, compresa la fornitura di finanziamenti a termine alle banche britanniche. Tutto per mitigare la volatilità dei tassi di cambio e supportare il finanziamento degli istituti di credito, compreso l'acquisto di valuta estera.

Sono ipotizzate anche operazioni di allentamento del credito, con un acquisto di asset focalizzato sui crediti corporate e con l'estensione del «funding for lending scheme» (sistema di finanziamento ai fini di prestito) per rispondere all'aumento dei costi di finanziamento per le banche. I tempi? Sarà l'emergenza dei mercati a deciderli. Comunque, a prossima riunione del comitato di politica monetaria Uk è previsto il 14 luglio. Mentre in quella di agosto si dovrebbe parlare di tassi.
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