Def, nel 2014 più deficit per finanziare la Cig
dal 2015 manovre da 20 miliardi in tre anni

Venerdì 20 Settembre 2013
Def, nel 2014 più deficit per finanziare la Cig dal 2015 manovre da 20 miliardi in tre anni
Nel 2014 3,2 miliardi di maggiore spesa per finanziare, tra l'altro, Cig e missioni di pace. Dal 2015 manovre per complessivi 20 miliardi in tre anni, da realizzare con la riduzione della spesa pubblica.



È quanto è possibile ricavare dalle tabelle contenute nel Def relative al 2015-2017, diffuse oggi da Palazzo Chigi. Il maggior esborso del 2014 è indicato nero su bianco nella tabella che prevede un deficit programmatico più alto di 0,2 punti percentuali rispetto a quello che si sarebbe raggiunto senza interventi.



Le maggiori risorse, viene spiegato in una nota, è dovuto «alla volontà di finanziare alcune voci di spesa non incluse nel saldo a legislazione vigente, come ad esempio il finanziamento delle missioni di pace e della cassa integrazione in deroga». La stretta, invece, arriverà dal 2015. Ma, negli impegni del governo, non dovrebbe toccare le tasse. «Le manovre correttive prefigurate dal 2015 in poi - scrive il governo - dovranno fare perno sulla riduzione della spesa pubblica». Dalla tabella allegata al Def, oggi diffusa da Palazzo Chigi nel comunicato, è previsto che il deficit 2015 debba ridursi dall'1,8% 'a legislazione vigentè all'1,6% programmatico. È un taglio di due decimali che vale 3,2 miliardi. L'anno successivo, nel 2016, la riduzione del deficit dall'1,2 allo 0,8% vale 0,4 punti percentuali e peserà per oltre 6,8 miliardi, quindi nel 2017 la riduzione, di 0,6 punti, per portare il deficit dallo 0,7% allo 0,1%, richiederà una correzione di 10,6 miliardi. In totale circa 20 miliardi.



Risorse per oltre 11 miliardi di euro in 3 anni.
Sono le esigenze finanziarie necessarie nel triennio 2014-2016 indicate dal Ministero delle infrastrutture in allegato al Def, per realizzare cinque priorità funzionali, tra cui rientrano tra l'altro interventi per le reti stradali e ferroviarie, Tav, Mose, completamento Salerno-Reggio Calabria. Il documento del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che aggiorna l'XI Allegato infrastrutture, indica le ipotesi di esigenze finanziarie per dare continuità alle scelte strategiche, articolandole in cinque priorità funzionali: reintegro risorse temporaneamente tolte dal bilancio del Dicastero (2.341 milioni); priorità legate alla realizzazione di reti stradali e ferroviarie (7.700 milioni); priorità mirate alla riqualificazione del territorio (400 milioni); priorità legate all'adeguamento della offerta di trasporto pubblico locale (600 milioni).
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