Canone Rai, incasso vicino a quota 1,8 miliardi

Giovedì 20 Ottobre 2016
Il giorno della verità è arrivato. Oggi le società elettriche dovranno versare all'Agenzia delle Entrate le somme del canone Rai incassate per i mesi di agosto e settembre attraverso le bollette elettriche. Dopo la girandola di indiscrezioni delle settimane scorse, si saprà se la Rai ha ottenuto più risorse degli anni scorsi e se si è riusciti a contenere l'evasione della tassa sulla Tv. I primi riscontri, secondo fonti di mercato, sarebbero positivi. Il mancato pagamento del canone si sarebbe registrato nel 5-6% dei casi. Ma anche questa cifra va dettagliata meglio. Bisogna infatti considerare che nel pagamento della bolletta elettrica c'è una morosità fisiologica che si attesterebbe attorno al 4%. Significa che ci sono quattro persone o famiglie ogni cento, che non versano per tempo la bolletta. E dunque non hanno pagato nemmeno il canone. A questo andrebbero aggiunte un altro 1-1,5% di persone o di famiglie che, pur avendo pagato puntualmente la fattura dell'energia, hanno deciso di non versare il dovuto alla Rai. Non è ovviamente detto che siano evasori, o quanto meno che lo siano tutti. Va considerato che qualcuno potrebbe aver legittimamente non versato il canone perché, casomai, lo aveva già pagato su un'altra utenza. I casi di possibili duplicazioni che aveva censito la stessa Agenzia delle Entrate, del resto, erano numerosi. Ma se i tassi di evasione sono questi, quanto entrerà nelle casse della Rai?

Va considerato che il pagamento del canone per quest'anno è avvenuto per il 70% (70 euro su 100) nella bolletta di luglio. Gli altri 30 euro a rate nelle bollette seguenti. Quindi si può provare a fare qualche proiezione sulla base del tasso di evasione. Il governo aveva stimato che grazie all'operazione canone in bolletta, si sarebbero incassati 1,7 miliardi di euro circa, con un tasso di morosità del 7-8%. Se i dati preliminari delle società fossero confermati, e dunque l'evasione fosse più bassa, tra il 5% e il 6%, l'incasso potrebbe probabilmente avvicinarsi a 1,8 miliardi. Si vedrà. Quello che è certo è che la legge prevede che dell'extragettito rispetto agli 1,7 miliardi fissati, il 66% quest'anno debba andare alla Rai, mentre il 33% sarà a copertura dell'abolizione dell'Imu prima casa. Il prossimo anno l'extragettito sarà diviso equamente tra la Rai ed il Tesoro. Sempre che anche il prossimo anno si riescano a replicare incassi elevati, considerando che con la manovra di bilancio il canone sarà ridotto del 10%, dagli attuali 100 euro a 90 euro. Intanto ieri il consiglio della Rai ha approvato all'unanimità l'andamento dei conti nel primo semestre del 2016, illustrato dal direttore generale Antonio Campo Dall'Orto. Il Bilancio del gruppo ha chiuso, a livello consolidato, con un utile netto pari a 33,4 milioni di euro. L'utile ante imposte è stato pari a 49,1 milioni di euro, che si rapporta ad una perdita di 27,5 milioni di euro dello stesso periodo del 2015, con un miglioramento quindi di 76,6 milioni di euro, incremento ancora più significativo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, spiega la Rai, se si tiene conto che nel corso del semestre sono stati investiti 57,4 milioni per i diritti relativi ai Campionati europei di calcio e 6 milioni per lo sviluppo di Rai Play.
Ultimo aggiornamento: 1 Febbraio, 12:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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