Calano le assunzioni, boom di licenziamenti e voucher: effetto Jobs Act già finito?

Mercoledì 19 Ottobre 2016 di Margherita Ossoli
Calano le assunzioni, boom di licenziamenti e voucher: effetto Jobs Act già finito?
Calano gli sgravi contributivi sui contratti a tempo indeterminato e calano anche le assunzioni stabili. Un'equazione fotografata dai dati Inps sui primi 8 mesi del 2016, quando le assunzioni a tempo indeterminato sono state 805.168, con un calo del 32,9% rispetto allo stesso periodo del 2015. Dal 2016 infatti gli sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato sono stati dimezzati.

L'altro dato diffuso dall'Osservatorio sul precariato dell'Inps riguarda la crescita dei licenziamenti. tra gennaio e agosto i licenziamenti complessivi sui contratti a tempo indeterminato sono passati da 290.656 del 2015 a 304.437 (+4,7%). A crescere sono soprattutto i licenziamenti individuali per ragioni disciplinari, quelli per i quali è cambiata la disciplina con il jobs act che ha eliminato la possibilità di reintegro in caso di licenziamento ingiusto. I licenziamenti per giusta causa e giustificato motivo soggettivo sono passati da 36.048 a 46.255 con un aumento del 28%. 

Nello stesso periodo sono invece calate le dimissioni volontarie (da 599.248 a 510.267, -14,8%). Balza all'occhio invece l'ennesimo boom dei voucher con 96,6 milioni di buoni lavoro dal valore di 10 euro venduti nei primi otto mesi del 2016 (+35,9%). «Si confermano - commenta il segretario della Uil, Carmelo Barbagallo - le nostre preoccupazioni sul rischio che il Jobs act determinasse solo un riciclaggio di posti di lavoro».
Ultimo aggiornamento: 08:41

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci