Quasi tutte frecce rosse tra le principali Borse asiatiche, zavorrate ancora una volta dai timori per un rallentamento dell'economia cinese, dalla chiusura negativa di Wall Street di venerdì e dalla caduta delle quotazioni del greggio. Quest'ultima è stata accentuata dall'imminente ritorno dell'Iran sul mercato petrolifero alla luce della fine di parte dell'embargo legato allo sviluppo del programma nucleare di Teheran. A Tokyo l'indice Nikkei ha terminato con una discesa dell'1,12% a 16.955 punti mentre il più ampio Topix è sceso dell'1% a 1.387 punti. Da rilevare il pessimo dato sulla produzione industriale nipponica, tornata in negativo anche se meno delle attese. In recupero, invece, le Borse cinesi dopo una prima parte di sessione negativa. Shanghai segna ora una risalita dello 0,44%, Shenzhen balza di oltre 1 punto percentuale. La scorsa ottava Shanghai era entrata in una fase di mercato "Orso". Fra gli altri mercati piatta Seul, in rosso Hong Kong -0,53%, Singapore -1,64%, Bangkok -0,29%, Kuala Lumpur -0,38% e Jakarta -0,98%. In contro trend Taiwan con un guadagno dello 0,63%.
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