Anna Marchesini a Domenica In: "Sono malata, ma torno a teatro"

Domenica 15 Dicembre 2013 di Valeria Arnaldi
Anna Marchesini a Domenica In
ROMA - “Il prossimo anno sar a teatro con l’ultimo racconto del mio libro. Lo far da sola in scena, un racconto che legger e di cui reciter tutti i personaggi”. Si intitola “Moscerine” il terzo libro di Anna Marchesini, oggi negli studi di Domenica In per promuoverlo e per dare l’annuncio: presto torner a teatro. Un testo unico per pi personaggi, ma un’unica voce. La sua.



Gravemente malata, la Marchesini non perde la verve, né l’entusiasmo. “Io sono drammaticamente felice - dice - è un ossimoro, ma l’ossimoro secondo me precisa. Non c’è qualcosa che mi rende felice, momenti no li ho anche io, ma è qualcosa che sento dentro, quello che ho ottenuto perlopiù l’ho cercato e quello che ho cercato, partendo da una bambina molto paurosa con un senso di abbandono fortissimo, è il coraggio. Mi rende felice cercarlo e mi rende felice sapere di non averlo ancora trovato. Io sento la vita. La sento forte, intensamente, drammaticamente ma anche in maniera grottesca, comica”.



All’insegna della comicità d’altronde, è stata tutta la sua carriera, in una vera e propria vocazione “al plurale” che confessa riguardando spezzoni della sua carriera televisiva. “Rivedendomi adesso che sono più anziana mi piaccio tanto – confessa - I primi anni mi guardavo con sguardo molto critico, adesso mi osservo con amore. Questi personaggi non si mostrano più ma chiacchierano tutti dentro di me. Io mi sono sempre sentita al plurale, non come individuo singolare. Convivo con affetti, voci, personalità. Sono io dentro tutto quello che faccio. Terribilmente e intensamente”.



Così anche nei suoi libri, vero e proprio sogno che si realizza. “Moscerine l’ho scritto dopo aver riletto Pirandello. A me la lettura insieme alla vita offre spunti emotivi, emozionali, fortissimi. Amo Pirandello. Non è solo aver letto Pirandello, è anche che scrivere mi piace, alterno la scrittura alla lettura, sperando di fare letteratura. Ho sempre sognato di scrivere ma non solo scrivere. Bisogna scrivere di letteratura”.



Più scrittrice che attrice?

“Già da bambina desideravo scrivere, confrontandomi con i grandi della scrittura mi dicevo perché rompere il silenzio io dopo che i grandi lo hanno già fatto. Mi censuravo. Poi dover aver riletto Proust ero così piena di sensazioni che ho cominciato a scrivere, dicendo lo faccio per me, non è che scrivo per poi dargli un seguito. Poi ho finito di scrivere per me…”.



E ora per Moscerine inizia un vero e proprio “tour” di presentazioni.
Ultimo aggiornamento: 19:23

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