Il piccolo Hemingway: online quaderni, memorie, foto e altri ricordi tenuti dalla mamma dello scrittore

Lunedì 22 Luglio 2013 di Anna Guaita
Il piccolo Hemingway: online quaderni, memorie, foto e altri ricordi tenuti dalla mamma dello scrittore

L'uomo che nel 1953 vincer il premio Pulitzer per il romanzo “Il Vecchio e il Mare” gi a 3 anni era affascinato dall'Oceano in tempesta e tentava di descriverne le terribili onde. L'uomo che nel 1954 vincerà il Nobel per i suoi romanzi di avventure eroiche e caccia grossa, a 4 anni andava a caccia con il padre e «si addentrava molte miglia nel fitto del bosco, portando da sé il proprio fucile» e a 5 anni collezionava fumetti di guerra e diceva alla mamma quanto ammirava «i personaggi eroici».

DALLA CULLA ALLA GUERRA

Noi conosciamo Ernest Hemingway per i suoi romanzi e racconti, per la sua vita adulta, piena di avventure, di mogli e tradimenti, di viaggi in giro per il mondo, di battute di caccia grossa. E oggi possiamo imparare a conoscerlo bambino e ragazzo. Appena nato, lo possiamo vedere che gioca a culetto ignudo nell'acqua di un lago, poi a scuola, nei suoi primi scritti infantili e poi da teen-ager. Un Hemingway del tutto sconosciuto. O meglio conosciuto a quei pochissimi studiosi che negli ultimi 40 anni hanno avuto accesso alle casseforti della John Fitzgerald Kennedy Library and Museum di Boston. Lì, fino a ieri - quando sono stati tutti rilasciati sul sito della Library in versione digitale per celebrare il 114esimo compleanno dello scrittore - venivano gelosamente protetti cinque scrapbook tenuti dalla mamma di Hemingway fra gli anni 1899 e 1917, cioé dal giorno della nascita il 21 luglio, fino al giorno in cui va a lavorare come cronista del quotidiano Kansas City Star, nel Missouri. Lavoro peraltro che non dura tanto: pochi mesi dopo Hemingway si arruola per andare a combattere in Europa, dove la Grande Guerra infuria.

Gli scrapbook sono una tradizione americana, uno dei principali passatempi fin dall'epoca dei pionieri. Si tratta di album in cui vengono conservati i ricordi della famiglia, fotografie, lettere, cartoline, appunti, ricette, racconti, e talvolta anche piccoli oggetti, ad esempio i primi dentini di un bambino.

IL PATTO CON CASTRO

La mamma di Hemingway, Grace, ne riempì ben cinque nei 17 anni di vita che il figlio passò in casa, a Oak Park, nell'Illinois. Tutti rilegati in pelle, sono stati donati dalla vedova di Hemingway, Mary, alla biblioteca in segno di gratitudine per la grande stima che il presidente John Kennedy aveva manifestato verso lo scrittore e per l'aiuto che le aveva offerto dopo la sua morte. Nel 1961, quando Hemingway si suicidò, fu infatti Kennedy che aiutò la vedova ad andare a Cuba a recuperare manoscritti incompleti, lettere, appunti dalla Finca Vigia, la dimora dello scrittore non lontano dall'Avana. La signora Hemingway ottenne il permesso di recarsi nell'isola nonostante fra Washington e l'Avana ci fosse in corso una crisi ai limiti della guerra. E Castro a sua volta le concesse di portarsi via i manoscritti, purché cedesse la casa al popolo cubano. Così nel 1972 Mary cominciò a trasferire il materiale alla Library, dove oggi sono conservati più del 90 per cento dei lavori e del materiale manoscritto dello scrittore. Inclusi i cinque scrapbook tenuti dalla madre.

GLI ALBUM

Il primo album comincia con una lirica descrizione della nascita del figlio: «Alle 8 del mattino del 21 luglio Ernest Miller Hemingway è arrivato in città, avvolto in una leggera copertina celeste. Era una mattina molto calda. Il sole brillava e i pettirossi tessevano il loro canto più dolce per dare il benvenuto al piccolo straniero in questo mondo bellissimo». Con orgoglio la madre registrerà caratteristiche del bambino che nell'età adulta diventeranno dominanti: la passione per il mare, per la guerra, per gli eroi, per la caccia e la boxe. Man mano che il bambino cresce, negli album compaiono anche scritti di sua penna. C'è un biglietto di scuse che commuove: Ernest era stato irrequieto in chiesa e promette: «Domani la mia condotta sarà buona». Un sonetto in cui prende in giro se stesso e i propri scritti, alcuni articoli per il giornalino scolastico, un racconto in cui immagina come sarà il futuro dei suoi compagni di classe - «Sara avrà una fattoria di ostriche nel Sahara», «Jane dirigerà una casa per scimmie vecchie e ammalate», «Caroline sarà il presidente della repubblica del sudamerica delle donne suffraggette», «Jean sarà una vecchia zitella». Il nipote dello scrittore, il 46enne Sean Hemingway, non è arrivato a conoscere il nonno: «Morì prima che io nascessi - ha detto -. Ma guardando tutto questo materiale, mi sembra di avere finalmente l'opportunità di conoscerlo almeno un po'». Anche i lettori potranno scoprire questo Hemingway sconosciuto visitando il sito www.jfklibrary.org.

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