Sarà il regista Cristian Mungiu, esponente di punta della Nuovella vague romena, Palma d'oro 2007 per il film "4 mesi, 3 settimane, 2 giorni", a presiedere la Giuria della Cinéfondation e dei Cortometraggi al 70mo Festival di Cannes, in programma dal 17 al 28 maggio. Nel 2013 il regista, sceneggiatore e produttore aveva fatto parte della Giuria del concorso guidata da Steven Spielberg. E vanta una lunga storia d'amore con il Festival più importante del mondo: dopo la Palma, aveva ricevuto il premio per la sceneggiatura e l'interpretazione per il film "Al di là delle colline" e della migliore regia per "Un padre, una figlia".
Il suo cinema regala uno spaccato forte e puntuale della società romena: il film "Occidente" (2002) faceva la satira sui giovani del post-comunismo, "4 mesi, 3 settimane, 2 giorni" raccontava l'orrore di un aborto clandestino in una piccola città, "L'età d'oro" puntava sulle leggende metropolitane ai tempi di Ceausescu, "Al di là delle colline" affrontava l'integralismo religioso, "Un padre, una figlia" era un racconto morale sui compromessi e la corruzione.
Alla presidenza della Giuria della Cinéfondation, Mungiu succede a Naomi Kawase, Abderrahmane Sissako, Abbas Kiarostami, Jane Campion.
Ultimo aggiornamento: 10:58
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Alla presidenza della Giuria della Cinéfondation, Mungiu succede a Naomi Kawase, Abderrahmane Sissako, Abbas Kiarostami, Jane Campion.
