Gianluca Amadori
SANA E ROBUSTA COSTITUZIONE di
Gianluca Amadori

Contro la corruzione si fa troppo poco
e chi la denuncia finisce nel mirino

Sabato 23 Aprile 2016
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Il livello di degrado dell'Italia è sempre più evidente. 
In un Paese in balia di corruzione, evasione fiscale, criminalità organizzata e microcriminalità dilagante, l'indignazione, le dichiarazioni di condanna non sono rivolte contro i delinquenti, contro i pubblici amministratori che rubano o aiutano gli amici a fare affari invece che occuparsi dell'interesse pubblico.

Gli attacchi, incredibilmente, vengono rivolti a chi denuncia la situazione in via di peggioramento progressivo, i danni di un malaffare sempre più diffuso, gli scarsi risultati di una normativa che, invece di punire severamente chi saccheggia le risorse pubbliche, sa fare la voce grossa soltanto contro i ladri di polli (o i migranti), additati dalla "propaganda" come la sola emergenza nazionale.

Sono sconcertanti le reazioni del mondo politico alla denuncia lanciata dal nuovo presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Piercamillo Davigo, che in un'intervista ha posto in evidenza una situazione ben conosciuta da tutti (denunciata recentemente anche dal presidente dell'Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone), di fronte alla quale la politica continua a far finta di nulla. O quasi.

La sfrontatezza ormai è senza limiti: oltre ad assumere poche iniziative al fine di garantire la legalità, si pretenderebbe il silenzio, si vorrebbero zittire le poche persone che ancora hanno il coraggio di levare una voce critica. Se questo è il nuovo... Ultimo aggiornamento: 16:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA