La settimana del Salone del Mobile, la settimana del Design, il “Fuorisalone”: chiamiamola tout court la settimana grande di una grande Milano questa che ci ha portato a volare con la fantasia di architetti, stilisti, designers, creatori in cerca d’autore. Trasformata per sette giorni nel suo stesso stile di vita, nella filosofia che regge il “sistema-Milano” (affettuosamente chiamata da qualcuno la piccola New York) la città vive con frenesia questo periodo dedicato al design: l’invenzione senza fini imprescindibili, il fascino dell’inutile più utile, lo spazio vitale assegnato alla fantasia, alla poesia che riesce a tradurre sempre il prodotto italiano in un atto d’amore. C’è amore infatti nelle trovate che illuminano angoli di vie usualmente frequentate solo come transito e non come passeggiata intelligente in questo universo di bellezza che ti avvolge con la forza della precarietà che il design interpreta e fa propria.
C’è un comune denominatore tra il mondo della moda e quello del design? Se lo è chiesto Burberry che nella sua boutique di via Montenapoleone ha presentato i fiori come liaison ideale tra due mondi che rincorrono la bellezza. Fiori in vetrina, fiori ovunque come messaggio che annuncia il piacere della personalizzazione che la griffe offre applicando su richiesta le iniziali del cliente su ponchos, sciarpe, sull’iconica borsa, la Banner Bag , sul trench-coat. E di novità in fatto di borse ne troviamo di inedite come l’applicazione della tecnica delle tarsie sulla nuova borsa V°73, completamente lavorata a mano, che Elisabetta Armellin ha chiamato appunto “intarsia”. E intarsiate potranno essere pure le iniziali che il nostro tempo sta riscoprendo come un vezzo vintage carpito all’Ottocento.
Specchiarsi è un’azione di vanità alla quale difficilmente donne e uomini rinunciano. La Perla inventa lo specchio più originale: rotondo, completamente rivestito di seta plissettata, “Mia” incontra le linee slanciate in vetro, ottone e dettagli in legno di acero.
Dormire…sognare rincorrendo Amleto: Frette lo propone con “Juliette”, il set ( copripiumino e cuscini decorativi) ispirato a uno straordinario tessuto in seta ricamato in Cina alla fine del XIX secolo e casualmente ritrovato.
C’è la luce di antiche porcellane nelle creazioni firmate da Luisa Beccaria mentre terracotta, labirinti e fili sono i materiali che “Nonostante Marras” vengono proposti dallo stilista sardo come “accumuli, percorsi, labirinti e fili”.
Dimmelo con il cuore è il motto che pervade l’intera produzione di bijoux Stroili. Nella nuova campagna pubblicitaria della Maison di gioielleria più “news” del momento , è protagonista una coppia che sotto la pioggia scopre …l’amore . Un evento della vita sentimentale che merita il pegno di un cuore d’oro e brillanti o di un oggetto …per sempre Stroili.
Milano parla, Milano si lascia fotografare mettendo a nudo la sua forza e la sua bellezza: lo conferma l’iniziativa di Eleventy che ha voluto affidare le sue ultime creazioni di moda all’obbiettivo di Stefano Guindani che ha catturato immagini inedite di Milano, dettagli architettonici ignorati , scorci urbani solitamente trascurati . Un percorso urbano d’arte che imprime alla collezione Eleventy forza e positività: le due caratteristiche più identificative di Milano.
Ultimo aggiornamento: 01:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA
MODI E MODA di
Luciana Boccardi