Luciana Boccardi
MODI E MODA di
Luciana Boccardi

Profumi e profumo: dai fiori alla
memoria

Venerdì 10 Febbraio 2017 di Luciana Boccardi
Profumo di profumo nell’aria:  a Bologna “Cosmoprof  Worldwide” 2017 ha fissato le date della prossima  (50^)  rassegna  che  dal 16 al 20   marzo presenterà  tutto ciò che la bellezza propone di nuovo sul fronte della cosmesi, delle cure per il corpo, creme, balsami, profumi. In quella occasione l’Accademia del Profumo  annuncerà  il profumo vincente per la selezione 2017  tra cento profumi (maschili e femminili) in gara.
Le gocce della seduzione, come qualche poeta ama definire il profumo,  vivono in questi primi mesi del 2017 una stagione felice con nuove proposte, iniziative, invenzioni che  aggiungono pagine alla storia infinita del profumo. In  occasione di San Valentino, Bresciani  disegna l’amore sui calzini per lui dedicati a Cupido, tracciando a stampa un grande cuore “pronto a tutto”! Sempre per la festa degli innamorati arriva “Roma Passione”,   nuovo  profumo declinato al maschile e al femminile creato da Laura Biagiotti:  un profumo che si ispira a un tramonto romano, al colore rosso  del  sole che fatica a ritirarsi dal giorno per entrare nella notte.  Le fragranze?  Le note di testa sono pompelmo rosa, mandarino, cuore di rosa, gelsomino, peonia. Le note di coda invece : vaniglia, ambra, fava  tonka e muschio  per garantire la seduzione.
Muschio e ambra, coriandolo e gelsomino, ma soprattutto pepe sono gli ingredienti di Full Gallop lanciato da Vivienne Westwood  con dedica a Diana Vreeland  per “completare fattivamente l’allure maschile”.
Ma è a Venezia che il profumo registra un appuntamento colto, una presenza   raccontata nello spazio ideale, il Museo di Palazzo Mocenigo dove esiste il primo percorso museale dedicato alla storia del profumo,  voluto dalla Soprintendenza  veneziana  nel  Museo della Storia del Tessuto e del Costume   con la collaborazione di Mavive che ha consegnato al Museo parte del suo prezioso archivio.
“All’inizio era il profumo” (Skira  edizioni)   è  il libro di  Aldo Nove  presentato  nel Museo Mocenigo del Profumo dal prof. Giusepope Goisis  . Si dice che in uno pseudonimo si nasconde (e si palesa) la verità dell’autore. Per Nove, se questo fosse vero, lo pseudonimo adottato  per i suoi libri (il suo vero nome è Antonio Centanin ) va studiato con attenzione: si tratta di una frase –  “Aldo dice 26X1” -   trasmessa  con il telegramma del Comitato di Liberazione Nazionale al Comando partigiano nell’aprile  1945 -  divenuta celebre in quanto  si trattava del  messaggio in codice  che indicava l’ora e la data  dell’attacco partigiano contro i nazisti che risultò  risolutivo per la fine della seconda guerra  mondiale.  Aldo (il nome presente  nel messaggio) e la somma dei numeri che indicavano il giorno 26 e l’ora dell’attacco, l’una di notte : 2+ sei + 1 fanno “ Nove”.
Che l’olfatto sia forse il senso più potente tra i nostri  cinque non è mistero. Un groviglio di fragranze ci accompagna dalla nascita  alla morte:  nel libro di Aldo Nove c’è  il segreto narrato dalle immagini avventurose, dalle sensazioni olfattive  percepite da un bambino fino al suo diventare uomo come “storia del rapporto  tra  l’umanità e i profumi”. Ultimo aggiornamento: 03:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA