La moda, come sostantivo, nel nostro tempo ha acquisito interpretazioni molto diverse rispetto a quelle che la caratterizzarono nel tempo passato. Strumento di apparenza e di comunicazione con l’applicazione di decori e simboli sui tessuti preziosi: messaggi ai quali il potente di turno affidava il peso della sua forza e del suo primato, tale è rimasto fino a qualche decennio fa travolto dall’invenzione della griffe che da sola poteva raccontare il ruolo sociale di una donna, la rappresentanza borghese per gli uomini con le mises da gran sera o da grandi occasioni. Libero ognuno di adottare prodotti firmati o anonimi il modo di vestire del nostro tempo continua comunque quel ruolo spettacolare che resta prerogativa della moda.
E non a caso, quasi tutti gli stilisti prima o poi approdano al teatro, alla realizzazione di costumi che consente loro di liberare quella voglia di ribalta che è alla base del nascere di una collezione. Impossibile elencare tuti i nomi di stilisti che hanno disegnato costumi per opere teatrali, liriche, per operette, o musicals, films: per citare solo alcuni grandi della nostra moda, Valentino, Versace, Lagerfeld, e oggi Vivienne Westwood, con la collezione per la primavera-estate 2017 , “L’arte sartoriale e i look teatrali” , presentata a Londra, nella quale la stilista gioca con “il teatro in guardaroba”: la commedia dell’arte nelle pennellate sui pizzi trompe l’oeil su georgette di seta, un omaggio al mondo dei clowns con la giacca stondata (prince jacket) alla Charlot o l’abito sformato di Gelsomina.
Per “Il mondo di mezzo” del regista Massimo Scaglione, presentato recentemente a San Paolo del Brasile nel Festival del film italiano, Michele Miglionico ha realizzato gli abiti indossati da Nathalie Caldonazzo e Laura Lena Forgia impiegando con l’abilità sartoriale che gli è amica tessuti preziosi , dal tulle ricamato al pizzo cordonnè , al mikado couture nei colori verde bottiglia, fuxia, arancio Fortuny.
Grande ritorno dal mondo della moda per il teatro anche per Romeo Gigli che ha curato la parte creativa dello spettacolo “Il dissoluto punito ossia il Don Giovanni” di Wolfgang Amadeus Mozart e Lorenzo Da Ponte, presentato a Milano da Fornasetti e prossimamente in programma a Firenze al Teatro della Pergola dal 10 al 13 gennaio. Nella realizzazione dei costumi, Gigli ha voluto sottolineare la “presenza del tempo” nella figura di questo intramontabile eroe negativo-positivo della grande letteratura di tutti i tempi.
Ultimo aggiornamento: 19:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA
MODI E MODA di
Luciana Boccardi