Luciana Boccardi
MODI E MODA di
Luciana Boccardi

A Milano sfila la moda per
la primavera/estate 2017

Mercoledì 21 Settembre 2016 di Luciana Boccardi
Quando le cose non vanno troppo bene, prima di sondare nelle diverse dimensioni di un settore, studiandone i modi, i tempi, le direzioni, il mood, si pensa al cambiamento. Nuovi manager che esigono nuovi stilisti, nuovi cervelli pubblicitari, nuova struttura PR. E’ il modo più sbrigativo e spesso il meno appagante per far fronte a momenti meno esaltanti. Parlo delle Maison di moda, dalle più celebri alle quasi sconosciute al grande pubblico che in questi ultimi tempi,  di fatto difficili , continuano a dare comunicazioni di “cambiamento dei cervelli”. E con i nuovi stilisti si prova e si riprova constatando che peraltro sul fronte opposto, quello della “conservazione”, esistono fenomeni di permanenza  “eterna” nei ruoli direttivi di alcune Maison che potrebbero testimoniare che il ”cambiamento” è necessario talvolta ma molto meno di quanto si crede (Armani docet).
Non cambia ma resta fedele a un suo look vincente Chiara Boni che con la sua”Petite robe” ovvero l’abito pratico che va in valigia, che si porta quasi in borsetta e ne esce sempre perfetto, ha conquistato anche l’America dove da due stagioni va a sfilare. A Milano la stilista è stata una delle presenze importanti per la cerimonia della consegna  dei  “Chi è Chi Awards “che si è svolta in apertura della fashion week a Palazzo Marino. La giuria del Premio ideato da Cristiana Schieppati  per “Chi è chi” -  un must della settimana milanese di moda -  questa volta ha assegnato il riconoscimento  prestigioso  anche a  personaggi non solo moda. Tra questi Ferruccio De Bortoli, Pierfrancesco Favino (l’attore eclettico  che piace alle donne) Alessandro Del Piero (lo sportivo più elegante). Per la moda premiato anche lo stilista Andrea Incontri mentre “the best” per la moda maschile,  accolto dall’applauso più sincero in sala,  è andato Pal Zileri .   
Fino al 26 settembre sarà una settimana di moda che si annuncia difficile e  con punte importanti anche fuori calendario. In apertura, Nella sede sempre piacevole del Baglioni Carlton ha presentato la sua collezione “Ma’an”  (che in lingua araba significa acqua)  caratterizzata da un look  “liquido”,  forme scivolate, per una interpretazione occidentale del caftano che sta diventando l’abito più amato per la praticità  e per la valorizzazione che sa dare al tessuto. Con il contributo creativo di Bona Bonarelli,  “Ma’An“ privilegia lini delicati, cotone purissimo, sete che scivolano complici, sempre con il motivo del pesce ricamato o  stampato.
Qualcosa di ieri e qualcosa di domani: Antonelli con una bella collezione riscopre motivi ripresi da collezioni storiche della Maison per tradurli   in look attualissimo con un occhio di riguardo al plissè.
Un discorso a parte, la conferma  di una sicurezza stilistica  che diventa garanzia, merita la  collezione di Brunello Cucinelli che ha chiuso la prima giornata della fashion week con una presenza di compratori, stampa, personaggi della cultura internazionale nella sua sede trasformata come ad ogni stagione per l’evento moda  in salotto all’aperto dove il libro della cucina italiana tradotto in cibi succulenti  “rigorosamente”  mediterranei racconta con il numero eccezionale di partecipanti il successo ma anche il talento e  l’etica di questo stilista -  primo  vero autore di una moda totalmente democratica -  che riesce sempre ad azzeccare il look vincente con un trend che unisce le tendenze moda con la  risposta che il pubblico esige sempre dall’abito che indossa. 


  Ultimo aggiornamento: 09:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA