Luciana Boccardi
MODI E MODA di
Luciana Boccardi

Il via al "Green carpet talent " 2017
(cnmi) per moda eco-sostenibile

Sabato 1 Aprile 2017 di Luciana Boccardi
Qualche anno fa, nel 1912, con la pubblicazione di un “manifesto della sostenibilità per  la moda”, la Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI) dava il via a un percorso che riasssumeva in 10 punti  l’opportunità di incentivare una moda “responsabile e sostenibile”.  Un progetto che trovava seguito nel 2016 con la pubblicazione  di “Linee guida sui requisiti eco-tossicologici per gli articoli di abbigliamento, pelletteria, calzature e accessori” realizzato dalla CNMI  in collaborazione con Sistema Moda Italia, Altagamma, Federchimica, Associazione Tessile e Salute, e Unic.
Obbiettivo di questo percorso  il perseguimento di una cultura eco-sostenibile, che influenzi  la fantasia e la sensibilità dei designer  verso una moda amica anche della salute, dell’ambiente, del clima. 
Su questa strategia  i responsabili della CNMI , da Bottega Veneta a  Ermenegildo Zegna, Fendi,  Versace,  Armani,  Gucci, Loro Piana, Moncler,  OTB  , Prada, Ferragamo , Tod’s , Valentino, hanno ideato “Green Carpet  Talent Competition“,  per designers  emergenti che dovranno saper fondere etica ed estetica  per partecipare con le proprie collezioni  alla Fashion Week milanese  del  2018. Le iscrizioni, aperte il 31 marzo, si chiuderanno  il prossimo 7 maggio.
L’iniziativa della Camera Nazionale della Moda Italiana  -  in collaborazione con Eco-Age,  il supporto del MISE (  Ministero per lo Sviluppo Economico ) e di ICE Agenzia, con il patrocinio del Comune  di Milano, a settembre presenterà nel Teatro alla Scala di Milano i lavori selezionati .
Obbiettivo della  Green Carpet Talent  è produrre creatività con rispetto per ambiente, climi, cultura e società.
Nel   rispetto che latita nei confronti della cultura italiana,  sarebbe stato preferibile che il nome del concorso fosse  in lingua italiana  (con sottotitolo in inglese) : ma l’esterofilia , in particolare l’anglofilia,  che seduce gli Italiani - soprattutto il mondo della moda ( ma pateticamente  figurano in inglese persino i titoli di alcuni  nostri Dicasteri !) - è diventata un  vezzo  snob  che compensa  tante  lacune nella grafia italiana!  Una debolezza “culturale” , una carenza di autostima  che non si può certamente imputare  alla moda francese che nelle comunicazioni della  Chambre   usano  rigorosamente il loro Francese con immancable  traduzione in inglese. Ultimo aggiornamento: 03:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA