E’ il momento della casa: da Milano, i Saloni parlano il linguaggio dell’abitare offrendo invenzioni, proposte, forme più elaborate o più semplici, nel design che racconta come abiteremo , come sarà il nosro salotto, dove collocheremo il letto in una casa ampia oppure in un monolocale dove dovranno trovare posto anche un angolo cottura totalmente nascosto, il bagno, armadi , libreria e l’angolo per il pranzo. Gli architetti firmano “miracoli”. Di tutto e di più nei padiglioni della fiera milanese che rappresenta senza dubbio la manifestazione più prestigiosa che mette l’Italia al primo posto nell’evoluzione del design presentata nei quattro giorni di esposizione che fanno di Milano la capitale del mobile, del design, e della moda per la casa, gli uffici, la barca, l’interno di una macchina, l’albergo. Sulle soluzioni destinate alla nuova hotellerie architetti e designer di tutto il mondo portano il verbo innovativo che esige praticità cancellando certe soluzioni ardite che negli ultimi anni hanno trovato corrispondenza ma anche molte critiche.
Importante per il settore dell’arredamento la proposta di tessuti, con un occhio di riguardo per la bellissima collezione Rubelli : nuove proposte che vanno dal tessuto d’arredamento alle carte da parati che oggi con la griffe veneziana raggiungono vertici di apprezzamento e di modernità. Dello stesso brand, Donghia racconta un nuovo modo di abitare con soluzioni essenziali di vera internazionalità.
Grance attenzione pe r le proposte destinate all’hotellerie. Tra i designers esperti in soluzioni con destinazione alberghiera, l’architetto Sabrina Persechino , interior- designer tra i più gettonati , raccomanda “ il rispetto della semplicità elegante, non priva di accorgimenti che non dobbiamo tanto vedere quanto apprezzare per la risposta che offrono sotto l profilo della massima praticità e dell’eleganza attuale”.
Non entriamo nel merito di soluzioni astruse che nel design per la casa sono responsabili ad esempio del tormentone vissuto - alzi la mano chi non l’ha sperimentato personalmente! - dai clienti che entrano in una stanza d’albergo di modernissima strutturazione e non riescono a trovare gli interruttori, e una volta scoperti a farli funzionare giocando a mosca cieca senza suonare campanelli, aprire e chiudere luci dalla parte opposta a quella desiderata, per non parlare della ricerca di una spina dove attaccare la ricarica del telefonino.
Ma I Saloni hanno presentato anche in questo campo incredibili nuove soluzioni , molte delle quali destinate proprio agli architetti sadici che le studiano tutte per farti “lavorare” prima di prendere sonno. Ci riferiamo in particolare alla nuova rubinetteria, sulle cui proposte sciamaniche ci intratterremo nella nostra prossima puntata.
Ultimo aggiornamento: 01:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA
MODI E MODA di
Luciana Boccardi