Non si può dire che la rassegna di AltaRoma che si è appena conclusa si sia svolta in un habitat adeguato, ma si può dire che nel contesto della settimana dedicata alla moda presentata nella capitale ,si sono registrati momenti interessanti sia sotto il profilo della realizzazione che per la creatività espressa nelle diverse forme individuate, dalle passerelle alle esposizioni , agli incontri tra esperti per valutare il futuro di questa manifestazione sulla quale troveremo spazio per intervenire esaurientemente.
Le collezioni hanno proposto interpretazioni singolari, senza dare un imput moda particolare: l’estro stilistico ha portato di volta in volta proposte, cenni estetici, interpretazioni soggettive di un mood che non offre comun denominatore tanto sono stati diversi i cenni sottolineati nelle diverse collezioni.
Abbiamo parlato della prova di altissima qualità offerta da Renato Balestra, grande firma dell’alta moda italiana, con il suo volo tra fiori in attesa di sbocciare, quindi su una tavolozza cromatica tenue, delicata, un inno alla leggerezza. Visibile l’emozione dello stilista novantaduenne - ancora così vivo e disponibile al “nuovo” - che ha ricevuto in passerella i complimenti del sindaco di Roma Virginia Raggi.
Grande exploit quello di Guillermo Mariotto per Gattinoni, con la performence tra moda e teatro che ci ha regalato il sogno di una ragazza che diventa donna attraverso tutto ciò che vive, o forse che “sogna di vivere”. Applaudito con standing ovation Mariotto ha confermato il suo estro inarrestabile e il suo desiderio di trasmettere con abiti che raccontano una ricerca esasperata di punti e fantasie (basterebbe lo studio su 240 tipi di punto smock trasferiti nelle lavorazioni su organza o tulle). Con i momenti più significativi , certamente la ricerca architettonica di Sabrina Persechino che sfrutta la tecnica araba del jaal per inventarsi un nuovo macramè.
Tra le esibizioni di stilisti emergenti una pagina di estremo interesse è stata scritta dai veneziani Arnoldo & Battois con uno studio che esalta stampe straordinarie carpite alla Venezia che i due giovani vincitori dell’ ambito premio “Who is on the Next?” di qualche anno fa , considerano una suggestione e un amore. Con Nino Lettieri, il mondo della geometria si riversa su caftani, tute, abiti da gran sera in tessuti preziosi con una declinazione elegante della trasparenza.
Dove va quel nodo con quella scarpa? Vorrei chiedere a Nicola Brognano , giovane premiato illustre, che ha inseguito in modo anche piacevolmente delirante un gioco di nodi e fiocchetti, mettendo rigorosamente un fiocco anche sulle scarpine metropolitane.
Una sede più …diciamo gradevole, sarebbe stata doverosa: il Guido Reni District, dove si è svolta AltaRoma , potrà certamente diventare – a progetto di ristrutturazione realizzato – un posto ambito, ma per ora, sarà meglio che l’organizzazione romana della rassegna attivi per il futuro una ricerca che consenta uno svolgimento più consono e ridia dignità all’alta moda italiana, che c’è ed è ben viva.
Da sottolineare sempre la disponibilità, l’agilità di servizio, la competenza del personale - una parola speciale per i driver all’erta notte e giorno - che ha sempre costituito uno dei punti di forza della rassegna romana messa in difficoltà da tagli spietati al budget .
Ultimo aggiornamento: 02:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA
MODI E MODA di
Luciana Boccardi