MODI E MODA di
Luciana Boccardi
AltaRoma: la grande bellezza
firmata Renato Balestra è blu
Lunedì 18 Luglio 2016
di Luciana Boccardi
Parliamo di alcuni degli eventi più significativi di AltaRoma, la rassegna non solo moda ma proposte, progetti, idee, che si è svolta nei giorni scorsi nella capitale , principalmente nella sede della vecchia Dogana , a San Lorenzo, ripassata con scarsi risultati estetici ma ottima per gli spazi che consente di dedicare alle varie rassegne ospitate.
Venuto meno l’indirizzo esclusivo di alta moda che a Roma la manifestazione un tempo aveva avuto facendo di Roma l’ unica sede deputata per l’alta moda italiana , da alcuni anni la parte più impegnata risulterebbe quella occupata dal concorso “Who is on next?” organizzato da Vogue con AltaRoma per premiare i giovani talenti selezionati da una giuria severa e competente.
Quanto ai grandi stilisti, molti hanno varcato la frontiera per sfilare a Parigi dove l’alta moda vive ancora di un calendario senza proteste o commenti. Parigi è sempre stata forte di alcuni nomi indiscutibili, ci importanza internazionale ma il calendario parigino si è sempre composto anche di molti, moltissimi altri nomi di illustri sconosciuti. In Italia, il commento per un’alta moda italiana a Roma ( che – esattamente come a Parigi - poteva contare su due o tre nomi importanti e tanti tanti altri perfetti sconosciuti) è sempre stato negativo , anche se anacronistico perché nel momento in cui leggevamo che “ l’alta moda in Italia era …finita”, si dedicavano pagine e pagine all’alta moda presentata anche da Italiani a Parigi. Non siamo sciovinisti, è vero, anzi, siamo un po’ troppo il contrario! Sta di fatto che oggi anche gli Italiani che avrebbero potuto sfilare qui , contribuendo a far tornare Roma capitale dell’alta moda per l’Italia, hanno scelto di trasferire la loro sfilata nella capitale francese.
Mancata quest’anno la presenza importante di Raffaella Curiel (passata a gestione e proprietà cinese) , sono rimaste pochissime firme, prima fra tutte, e alta! , quella di Renato Balestra, principe dell’eleganza , con accanto pochi nomi sui quali torneremo volentieri, soprattutto su quello in ascesa di Sabrina Persechino, sicura prossima firma nel libro dei talenti emergenti.
Di Renato Balestra e della sua collezione, autentica “sinfonia in blu”, dovremmo raccontare una per una le sue opere d’arte da indossare. Una collezione che resta tra le cose più belle, sprofondata nella ricerca dell’assoluto bellezza che è l’arma vincente di questo grande, grandissimo stilista. “Cosa dovrei fare?” – ha chiesto polemicamente alla stampa specializzata lo stilista triestino, agè ma senza età. Scappare anch’io a Parigi per dare il mio ossigeno al calendario francese? Isolarmi e sfilare da solo al di fuori della rassegna di AltaRoma che tiene ancora vivo l’interesse per la moda sulla capitale ? Accettare le proposte neanche tanto da sottovalutare che mi fanno non solo i Cinesi per acquistare la griffe?“
Mentre parla sfilano ad una ad una le sue opere d’arte, i suoi abiti che raccontano quel “mestiere dell’eleganza” che fa grande Balestra. E la stampa gli risponde esortandolo a resistere in questa ricerca dell’assoluto elegante: “Lei, maestro, non è solo, perché l’eleganza, la classe, la ricerca di bellezza camminano nella sua ombra”.
Ultimo aggiornamento: 23:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA