Luciana Boccardi
MODI E MODA di
Luciana Boccardi

A Pitti Uomo la moda balla con il
giubbetto antiproiettile Belvest

Venerdì 13 Gennaio 2017 di Luciana Boccardi
Non è un caso che questa 91^ edizione di Pitti Uomo sia stata dedicata alla danza:  ballano  mossi dal vento  i “mocci” e gli spazzoloni  piazzati come gigli in fiore nello spazio  antistante il Padiglione centrale nella Fortezza da Basso, ma soprattutto tengono conto dei movimenti del corpo legati come sono alla danza i nuovi  capi di moda maschile proposti per il prossimo autunno-inverno 2017-2018.  Comodi, sganciati dalle strettoie alle quali ci ha abituato una moda troppo ravvicinata persino i “jeans” diventano meno stretch.  Lo conferma il ritorno alla sartorialità che si riscontra in tutti gli stands:  Roy Rogers li fa presentare addirittura da un famoso sarto (Liverano&Liverano )  che spiega come si possa usare il denim  per pantaloni rifiniti come si faceva un tempo con puntiglio meticoloso di alta sartoria. Rifle con il suo denim presentato tra sculture di ghiaccio  in una fantasia blu (“ice blu denim”) li realizza nel rispetto di movimenti agili del corpo così come esigerebbe un movimento di danza acrobatica. Per non dire delle giacche sempre più dedicate a tessuti importanti: Bramante vince con la giacca in alpaca; Schneiders continua la sua ricerca sul loden e pèresenta la giacca-cappotto-short  a stampa macro pied-de-poule blu petrolio o rosso burgundy; Lumberjack esige la formula modulare per le sue giacche “ventiquattr’ore”.
Giubbetti, gilet da portare sotto la giacca o sopra la giacca come elementi che possono risolvere anche un “senza giacca” con camicia stile Gallia che ricorda quelle ispirate ai vecchi cow boy. Ma se parliamo di giubbetti  dobbiamo trasferirci nel  Veneto, ovvero nello stand di Belvest  a Pitti dove la grande novità è diventata un punto di attrazione:  nella moda targata 2018 arriva il giubbetto antiproiettile proposto come capo metropolitano da indossare ogni giorno sotto giacche di tessuto prezioso come è nel DNA di questa griffe. All’apparenza è un gilet come tutti gli altri, in tessuto tecno e nei  colori più vari, nella realtà all’interno viene completato da una “protesi” invisibile fornita di struttura  antiproiettile per un “non si sa mai” che evidentemente in questi tempi si affaccia minaccioso. "Inutile far finta di non sapere e non vedere  -    afferma Riccardo Della Piazza  ( che per il management dell'azienda di famiglia ha raccolto il testimone dalla madre, Maria Teresa Nicoletto ) -  Il problema della difesa personale oggi esiste e noi volevamo essere tra i primi ad affrontarlo proponendo uno strato protettivo in tessuto speciale , testato dal Poligono di Stato,  che viene collocato  nella parte interna del  giubbetto  di ogni giorno".
Nello stesso stand  la serie di capi “sempre più caldi, sempre più leggeri, sempre più preziosi”, come il cappotto in purissimo cachemire double e le giacche che alla formula sartoriale ricorrono da sempre.
Paul Smith, stilista belga che si muove sull’onda della tradizione più britannica tanto importante per la moda maschile di sempre, ha dato ragione all’organizzazione di Pitti Immagine che lo ha voluto quest’anno ospite speciale nell’edizione che si conclude oggi per lasciare spazio alla moda maschile a Milano.
  Ultimo aggiornamento: 11:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA