Dopo ben 24 anni di onorato servizio, chiude lo Sriracha Tiger Zoo, la celeberrima "fattoria didattica", come indicato dalla stessa struttura sui social, di Pattaya cittadina costiera thailandese affacciata sull'ex Golfo del Siam, oggi Golfo della Thailandia. Il Tiger Zoo era divenuto famoso in tutto il mondo dopo la pubblicazione di foto e filmati che documentavano la singolare consuetudine che vedeva protagonisti tigri e visitatori. Si perché alla fattoria, chiunque fosse stato munito di regolare biglietto, poteva addirittura allattare i tigrotti.
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Già perché, come ribadito dal portavoce della struttura, stavolta lo zoo è stato costretto a chiudere. No, gli animalisti stavolta non c'entrano. A far chiudere i battenti al Tiger Zoo è stata la pandemia. La terza ondata di Covid-19 che ha colpito anche quel Paese, sarebbe stata fatale per l'economia dello zoo che, senza più visitatori e turisti stranieri sembra non sia stato più in grado di sostenersi. E adesso, che ne sarà degli animali? Oltre alle decine e decine di tigri, infatti, lo zoo detiene coccodrilli, elefanti e chissà cos'altro. In attesa di buone nuove, il futuro di tutti loro appare incerto più che mai. Le cosiddette fattorie degli animali, in Oriente sono note per l'allevamento delle tigri. Felini, tra l'altro, molto amati da talune medicine tradizionali. È stato stimato che soltanto tra Cina, Laos, Vietnam e Thailandia, siano non meno di 8000 le tigri tenute prigioniere. Quasi il doppio di quelle che ancora sopravvivono in natura.