Si appisola sul lettino e la corrente la spinge al largo. A riportarla a riva, però, non è un bagnino, ma il suo pastore tedesco, che senza nemmeno essere chiamato intuisce che qualcosa non va e si tuffa in acqua per salvare la sua padrona.
La forza del legame che c'è tra Aurelia Trianni e il suo Giulio va oltre ogni parola. A loro due basta uno sguardo per capirsi. Anche a decine di metri di distanza. Come è accaduto ieri, quando dalla loro Racale entrambi hanno raggiunto l'Eden AgriBeach di Pescoluse, spiaggia attrezzata per ospitare anche i cani, per trascorrere qualche ora al mare. «Da piccola - racconta Aurelia - ho rischiato di annegare e, per questo motivo, ho paura ad addentrarmi in mare.
Aurelia si è sdraiata su un lettino gonfiabile con l'intenzione di rimanere a pochi metri dalla riva. Invece si è appisolata il vento l'ha pian piano sospinta al largo. «Quando mi sono risvegliata - racconta - ho quasi iniziato ad avere una crisi di panico. Ma mi è bastato volgere lo sguardo verso la spiaggia e incrociare quello di Giulio. Lui si è subito tuffato, mi ha raggiunta e mi ha portata a riva grazie al guinzaglio che aveva al collo e che fortunatamente non avevo legato dall'altro capo. Se non ci fosse stato lui, non so come avrei reagito: avere un attacco di panico con l'acqua alta, come mi è già successo un'altra volta, non è un'esperienza piacevole ed è molto rischioso».
Una volta a riva, poi, ripresasi dallo spavento Aurelia ha messo Giulio all'ombra e lo ha legato ad un grosso masso, per poter fare il bagno nelle vicinanze. Ma il pastore tedesco, che ha compiuto tre anni ad aprile, si è subito liberato con tutte le sue forze e l'ha nuovamente raggiunta. Per proteggerla come solo il migliore amico dell'uomo sa fare. «Ora sono certa che lui abbia sempre percepito il mio timore. È incredibile quanta sensibilità e quanta forza possano avere gli animali».