Colo compie 60 anni: è la più longeva gorilla del mondo

Venerdì 23 Dicembre 2016 di Anna Guaita
Colo compie 60 anni: è la più longeva gorilla del mondo
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NEW YORK – Ha avuto 3 figli, 16 nipoti, 12 bisnipoti e 3 bi-bis-nipoti. Un record. Ma Colo è abituata a battere i record: il 22 dicembre ha compiuto 60 anni, diventando la più anziana gorilla del mondo. Non solo: Colo è anche la prima gorilla nata in uno zoo americano, ed è considerata il fiore all’occhiello del “Gorilla Species Survival Plan”, un’organizzazione che riunisce 51 zoo americani impegnati in una campagna per salvare i gorilla dall’estinzione. Il Columbus Zoo, dell’Ohio, ha organizzato per lei una festa in piena regola, con un banchetto di leccornie, decorazioni festose, e il pubblico che l’ha salutata con un coro di “happy birthday”.
 

 

 Colo è una gorilla tipica delle foreste dell’Africa dell’ovest. Il suo nome è derivato dalle prime lettere della città di Columbus e dello Stato dell’Ohio. Quando nacque, nel 1956, i veterinari deli zoo sapevano poco delle gravidanze dei gorilla, e credevano che il parto fosse ancora lontano. Invece trovarono il suo corpicino, ancora nel liquido amniotico, per terra in una gabbia: la madre lo aveva abbandonato. Furono gli umani a tirarlo su, quell’animaletto di meno di due chili, che presto crebbe e divenne sana e robusta.

Nel 1958, Colo fu presentata a un maschio, Bongo, che divenne il suo compagno, finché non fu stroncato da una malattia cardiaca nel 1990. Da allora la medicina veterinaria negli zoo ha fatto passi da gigante, tanto che si è creata anche una specializzazione geriatrica, sia per i gorilla che per tutti gli altri animali. Negli zoo americani ci sono vari altri gorilla, ma anche giraffe, rinoceronti, orsi polari, conigli, elefanti arrivati a età avanzate, che soffrono di vari acciacchi:  “Praticamente tutto quel che può accadere agli esseri umani nella vecchiaia, succede anche agli animali” spiega il direttore della sezione “salute” dello zoo di Filadelfia, Keith Hinshaw.

Colo ad esempio soffre di dolori reumatici, soprattutto alle mani. Prende vari farmaci e integratori alimentari, e i suoi “appartamenti” sono stati adattati affinché stia più comoda. E inoltre i suoi curatori le preparano il cibo anche in modo che lei sia costretta a flettere le dita, esercitarle e tenerle funzionanti. Le concedono tuttavia di mangiare quel che le piace: per la festa di compleanno le è stato offerto un dolce fatto di zucca e barbabietola, e pane di mais con glassa di puree di patate e prezzemolo. La lista di verdure che non le piacciono è lunga: niente fagiolini o melone uva o zucchine per lei.
 

Ultimo aggiornamento: 22:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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