Tre palestinesi pianificavano attentati, arrestati a L'Aquila: uno è Anan Yaeesh. «Opera di proselitismo e propaganda»

L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip distrettuale di L'Aquila, su richiesta della procura della Repubblica di L'Aquila

Lunedì 11 Marzo 2024
Tre palestinesi pianificavano attentati, arrestati a L'Aquila. «Facevano opera di proselitismo e propaganda»

Un'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita all'Aquila dalla Polizia di Stato nei confronti di 3 palestinesi per il delitto di «associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell'ordine democratico». Gli indagati, informa la Polizia, facevano opera di proselitismo e propaganda per l'associazione e pianificavano attentati, anche suicidari, contro obiettivi civili e militari in territorio estero. «Soddisfazione per la cattura all'Aquila di tre pericolosi terroristi, operazione che conferma il continuo impegno e la grande capacità investigativa delle nostre Forze dell'ordine»: lo ha dichiarato il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, commentando l'operazione che ha consentito di assicurare alla giustizia alcuni cittadini palestinesi, membri di una cellula militare legata alle «Brigate dei Martiri di Al-Aqsa». «Alle Forze di polizia ed alla magistratura va il mio ringraziamento per questo importante risultato che testimonia la costante azione di monitoraggio e prevenzione realizzata sul fronte dell'estremismo e della radicalizzazione» ha concluso il titolare del Viminale.

Mosca, rischio attentati nel weekend. Per gli Stati Uniti «sventato un attacco dell'Isis»

Tre palestinesi arrestati

L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip distrettuale di L'Aquila, su richiesta della procura della Repubblica di L'Aquila - Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo in coordinamento con la Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, nei confronti di tre cittadini palestinesi, residenti a L'Aquila.

Terrorismo, cuoco palestinese arrestato all'Aquila: c'è un secondo indagato

Le indagini

Le indagini degli investigatori della Digos di L'Aquila e del Servizio per il contrasto all'estremismo e al terrorismo internazionale della Direzione centrale della Polizia di prevenzione, hanno accertato la costituzione di una struttura operativa militare denominata «Gruppo di Risposta Rapida - Brigate Tulkarem», articolazione delle «Brigate dei Martiri di Al-Aqsa» (riconosciuta quale organizzazione terroristica dall'Unione Europea) che si propone il compimento di atti di violenza con finalità di terrorismo anche contro uno Stato estero.

Nei confronti di uno degli arrestati, è in corso una procedura di estradizione, su richiesta delle Autorità dello Stato di Israele, dinanzi alla Corte di Appello di L'Aquila.

Anan Yaeesh tra gli arrestati

È Anan Yaeesh uno dei tre palestinesi arrestati questa mattina a L'Aquila dalla polizia con l'accusa di associazione a delinquere con finalità di terrorismo. Il 37enne, che vive e lavora dal 2017 a l'Aquila, è già detenuto a Terni dopo essere stato arrestato il 27 gennaio scorso su richiesta di Israele che ne chiede l'estradizione. I suoi legali, gli avvocati Flavio Rossi Albertini e Stefania Calvanese, hanno depositato una istanza alla corte d'appello dell'Aquila per chiedere la revoca della misura cautelare di Yaeesh, che verrà discussa domani. Il palestinese è accusato dalle autorità israeliane di avere finanziato un gruppo armato del campo profughi chiamato Tulkarem Brigade. Per i legali, in caso di estradizione ci sarebbe il «rischio concreto ed effettivo che Yaeesh, venga sottoposto a trattamenti inumani e degradanti» compresa «la tortura».

Ultimo aggiornamento: 16:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA