Allarme del cappellano del San Pio X:
«Carcere, rischio palestra criminalità»

Mercoledì 4 Marzo 2015 di Roberto Cervellin
Il cappellano del carcere di Vicenza don Luigi Maistrello
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VICENZA - "In queste condizioni, il carcere rischia di diventare più una palestra di criminalità che una forma di rieducazione".

Che la casa circondariale di Vicenza soffrisse di sovraffollamento è noto. Ma se a segnalarlo, con toni accesi, è il cappellano don Luigi Maistrello, dimostra che la situazione è ormai insostenibile.



Se n'è parlato nel quartiere dei Ferrovieri in occasione di un incontro nella sala parrocchiale, a cui ha preso parte, oltre a don Maistrello, il professor Luciano Carpo dell'Ufficio migrantes della Diocesi.



I dati parlano chiaro. A fronte di una capienza di 136 posti, nel carcere di San Pio X è stata riscontrata una presenza di 331 detenuti. Il triplo di quelli previsti.



"E l'84% sono migranti", ha detto Carpo, ricordando che l'ufficio pastorale ha avviato un percorso di educazione civica destinato alla reintegrazione di chi ha terminato di scontare la pena. "E' fondamentale - ha aggiunto il cappellano - trovare altre forme di recupero, che permettano alle persone che hanno sbagliato di essere reinserite in maniera efficace nella società e le aiutino a non commettere più errori".
Ultimo aggiornamento: 11:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA