Vertenza chiusa alla Campagnolo:
posti salvi con i contratti di solidarietà

Mercoledì 1 Aprile 2015 di Roberto Cervellin
Il presidio dei lavoratori della Campagnolo aperto in occasione della mobilitazione contro i licenziamenti
VICENZA - Nessun esubero, ma solo contratti di solidarietà. Dopo due mesi di trattative e polemiche, si è chiusa la vertenza della Campagnolo di Vicenza.



La mobilitazione dei 400 lavoratori dello stabilimento, preoccupati per i 70 licenziamenti annunciati dal gruppo, leader nel campo delle applicazioni per le biciclette, ha dato i suoi frutti. Il 90% dei dipendenti ha infatti detto "sì" all'accordo tra la società e le organizzazioni sindacali.



Questo prevede contratti di solidarietà della durata di un anno per 130 operai dei reparti produttivi e della logistica, che scongiureranno i licenziamenti. Non mancheranno, tuttavia, come ammette la Cgil, "gli strumenti di mobilità volontaria". In programma, inoltre, il rilancio dell'azienda, con investimenti nella ricerca e nel marketing.



Stop ai licenziamenti anche all'ex T-System, sempre di Vicenza, dove erano previsti 20 esuberi su una pianta organica di 80 unità. L'intesa firmata a Roma prevede il ricorso per un anno alla cassa integrazione straordinaria e la ricollocazione del personale in altre fabbriche del gruppo. Solo nel 2014 la recessione ha provocato, in tutta la provincia, oltre duecento crisi aziendali.
Ultimo aggiornamento: 17:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA