Esce dal bar e spara con il mitra
preso all'alba con 26 chili di droga

Sabato 13 Giugno 2015 di Luca Pozza
Un mitra di tipo Mab
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VALDAGNO - Esce da un locale pubblico e con il mitra in mano incurante dei passanti (pochi nonostante fossero le 21.30) spara una ventina di colpi con il mitra contro una campana per la raccolta del vetro, per poi tornare a casa, dove con uno stratagemma è stato arrestato alle 5 del mattino dai carabinieri. E' accaduto la notte scorsa a Valdagno



LA NOTTE BRAVA

La notte brava del 42enne Giulio Giovanni Bertò, professione artigiano (è un falegname specializzato nell'allestimento di stand fieristici) è iniziata al Bar Grumo, a Maglio di Sopra dove è entrato piuttosto alticcio, infastidendo gli avventori fino a rompere alcuni bicchieri. Il titolare assieme a dei clienti è riuscito ad allontanare dal locale l'esagitato che si è diretto alla propria auto, ha preso il mitra dal portabagagli, premendo come un ossesso il grilletto, scaricando l'intero caricatore. Poi si è allontanato a bordo della sua Bmw 320 SW, mentre si affacciavano dalle finestre alcuni cittadini che avevano sentito la sparatoria che aveva attirato anche i clienti del bar che nel frattempo avevano chiamato il 112.



L'ATTESA

I carabinieri, compresi quelli del nucleo investigativo e radiomobile di Vicenza, individuata la casa di Bertò, in via Parco della Favorita 8, di fronte all'ospedale, dove vive da solo, hanno informato il magistrato, e poi fatto confluire sul posto dieci pattuglie che hanno isolato la zona e circondato il condominio su due piani con sei appartamenti. Hanno quindi fatto evacuare cinque famiglie, interrompendo l'erogazione sia della luce che del gas.

Come spiegato in una conferenza stampa tenutasi oggi pomeriggio nel comando provinciale di Vicenza, dall'esterno è stato sentito gridare l'uomo, che probabilmente si trovava in stato alterato e poi più nulla sino alle 5 del mattino, periodo nel quale l'uomo ha probabilmente dormito.



IL BLITZ

I militari hanno poi deciso di agire ma senza voler forzare la situazione per non correre rischi, anche per sapendo che era armato. In un primo monento Bertò, già arrestato per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, ma conosciuto anche per vicende di droga, è stato cercato al telefono, ma non ha risposto. Alle 5 è scattato lo stratagemma: un militare ha infatti suonato al citofono e gli ha detto che c'erano problemi con l'auto parcheggiata, che l'uomo aveva in effetti lasciata con i fari accesi. Una volta sceso in strada, disarmato e tranquillo, è stato bloccato e arrestato, senza fare resistenza. Si è poi trincerato dietro il silenzio, non dicendo nulla.



LA SORPRESA

La perquisizione della casa ha portato alla scoperta oltre che del mitra, un Mab della seconda Guerra mondiale efficientissimo, un altro fucile e una trentina di proiettile. Ma la sorpresa più grande è stato il rinvenimento di 26 chili di hashish, confezionati in pacchi da 1 kg ciascuno, che venduta sul mercato avrebbe fruttato
circa 240 mila euro. Trovati anche 3 mila euro in contanti. L'uomo è ora in carcere a Vicenza con l'accusa di detenzione illegale di armi da guerra, munizionamento e di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Ultimo aggiornamento: 14 Giugno, 14:50