Popolare, piano industriale preoccupa
artigiani: «Imprese locali da tutelare»
Consumatori, 100 casi per le indagini

Giovedì 8 Ottobre 2015
Bonomo di Confartigianato e i big della Popolare, Iorio e De Francisci
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VICENZA - Il piano industriale del nuovo dg di Popolare Vicenza, Francesco Iorio, preoccupa i piccoli imprenditori. "So che sta facendo un grande lavoro, il piano industriale presentato nei giorni scorsi ne è la prova: capisco che la Bpvi debba avere una strategia nazionale - dice il presidente di Confartigianato Agostino Bonomo -, ma gli vorrei chiedere una cosa importante: non si dimentici del forte radicamento territoriale della Bpvi, e prima di tirare la linea finale sul nuovo piano industriale, oltre ad usare il calcolatore si metta una mano sul cuore. Ho avuto un incontro con il suo vice De Francisci e mi ha assicurato che il rapporto con le categorie economiche e con i nostri Consorzi Fidi continuerà".



Prosegue Bonomo: "Il bene da salvaguardare ora è il tessuto economico formato soprattutto da quelle innumerevoli piccole imprese per le quali il credito rappresenta un fondamentale strumento operativo. È pensando soprattutto a loro, ai loro investimenti necessari, che il nuovo piano industriale annunciato dal direttore generale Francesco Iorio da un lato dovrà aprire una pagina completamente nuova per la Bpvi, ma dall'altro non potrà non tenere conto del rapporto che la banca da sempre ha con questa provincia, con questi risparmiatori, con questi imprenditori. Dai nostri 20 mila associati vengono segnali positivi: la ripresa c'è, certo trainata dall'export, ma i segnali sono ormai evidenti: aumentano i fatturati, aumenta l'occupazione, aumentano i consumi. Però se la Popolare Vicenza abbandonasse proprio ora il territorio e i suoi imprenditori, ne andrebbe dell'impoverimento di tutto il nostro tessuto sociale ed economico, sarebbe un vero peccato».



Intanto l'Unione Nazionale Consumatori sta per presentare alla Procura degli 'atti di intervento' per tutelare i clienti della Bpvi, sia in sede civile che penale, per verificare se il comportamento dell'istituto è stato corretto e conforme alle norme di legge, ha dichiarato l'avvocato dell'associazione, Valentina Greco: «Abbiamo già raccolto un centinaio di testimonianze da parte di consumatori vicentini e saranno i magistrati a decidere se questo materiale sarà utile all'inchiesta ed andrà ad aggiungersi a quello già sequestrato dalla Guardia di Finanza». La battaglia legale prevede diversi fronti: il legale spiega di aver presentato un esposto alla Consob insieme al Movimento Consumatori e questo si aggiunge alla diffida fatta da ogni singolo cliente alla banca, assistito all'associazione.
Ultimo aggiornamento: 18:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA