La Valbrenta in controtendenza:
«Disponibili a ospitare profughi»

Lunedì 27 Luglio 2015 di Roberto Lazzarato
Valbrenta - Ferazzoli
2
“La Valbrenta è disponibile ad ospitare stranieri richiedenti protezione internazionale”. Lo ha comunicato al Prefetto il presidente dell’Unione Montana Valbrenta, Luca Ferazzoli, anche a nome dei sindaci dei comuni di San Nazario, Valstagna, Cismon, Campolongo e Solagna. Migliaia di persone della Valle del Brenta hanno vissuto nei secoli scorsi il fenomeno dell’emigrazione e da qualche anno il suo territorio sta sperimentando il fenomeno inverso ospitando centinaia di stranieri e le loro famiglie, tanto che alcuni comuni ne registrano una percentuale molto elevata. Come Solagna e in particolare San Nazario, dove località Merlo, era stata ribattezzata, poco tempo fa, “Merlo contrada d’Africa” per l’alta concentrazione di cittadini stranieri, oltre la metà dei residenti della borgata, tutti di origine africana. La disponibilità all’ospitalità, quindi, non è mai mancata.



“I comuni di San Nazario, Valstagna, Cismon, Campolongo e Solagna (unitamente a Pove e Bassano non obbligati all’esercizio associato di funzioni) costituiscono l’Unione Montana Valbrenta - ha fatto presente Ferazzoli, - cui sono state già trasferite tutte le funzioni fondamentali nel rispetto delle normative vigenti ed in virtù di una volontaria spinta verso l’integrazione amministrativa e politica. In particolare la gestione della funzione sociale, per una popolazione di riferimento di circa 7000 abitanti”.



I primi cittadini, su richiesta del Prefetto, si sono attivati per riuscire ad ospitare in Valbrenta stranieri richiedenti protezione internazionale e, dal confronto con le parrocchie, in particolare, “è emersa la possibilità di ricevere sicuramente quattro persone in tempi brevi ed altrettante in una fase successiva - ha spiegato il presidente dell’Um. - Stante la presenza di tre richiedenti protezione presso il comune di San Nazario, l’operazione consentirebbe di assistere almeno 10 persone su una base di 7.000 abitanti, conformemente ad una equa ripartizione delle quote tra comuni”.



Ovviamente, l’operazione potrà andare in porto “alla condizione di poter stipulare un accordo sulla gestione delle persone tra i proprietari degli immobili, le cooperative disponibili all’accoglienza e l’Unione Montana Valbrenta - conclude Ferazzoli. - A tal fine abbiamo richiesto un incontro con gli uffici competenti per poter definire ogni aspetto utile alla buona riuscita dell’accoglienza degli stranieri in questione”.
Ultimo aggiornamento: 20:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA