Profughi all'ex ospedale De Lellis,
l'ira di Zaia: «E' l'ennesima follia»

Lunedì 31 Agosto 2015
Profughi all'ex ospedale De Lellis, l'ira di Zaia: «E' l'ennesima follia»
76
VICENZA - Nuovo scontro sulla gestione dell'accoglienza per gli immigrati in Veneto, dove questa volta è la scelta da parte del Prefetto di Vicenza dell'ex ospedale "De Lellis" di Schio, in parte ancora usato per i servizi di base, a far insorgere gli amministratori.



«L'ennesima follia: immigrati a stretto contatto con cittadini che si recano ancora oggi a ricevere cure e servizi» tuona il governatore Luca Zaia, per il quale c'è «disponibilità zero» per questa soluzione. «C'è ancora tempo perché si eviti questa rischiosa assurdità. Mi auguro una tempestiva marcia indietro» prosegue il presidente veneto. «Il Prefetto sappia sin d'ora - prosegue - che vigileremo sui limiti entro i quali egli eserciterà i suoi poteri».



La quota di immigrati da collocare nella struttura scledense non sarebbe ancora stata definita. «Tanto perché sia chiarita ai veneti l'enormità di quello che si sta compiendo - riferisce Zaia -, rendo noto che, pressoché adiacente al corpo che si vorrebbe utilizzare per ospitare immigrati, sorge la cosiddetta "piastra" che, dopo l'apertura dell'Ospedale unico di Santorso, ospita un'ampia gamma di servizi sanitari diurni alla popolazione. Non v'è chi non veda che, come a Quinto, a Eraclea, Conetta di Cona - aggiunge Zaia, riferendosi ad altre località della regione - si vada a sovrapporre un'emergenza, anche mal gestita, alla vita quotidiana della popolazione, aggravata in questo caso dal fatto che si tratta di una struttura sanitaria che, pur senza ricoveri, funziona e eroga cure alla gente».



L'Usl n.4 Altovicentino, intanto, ha comunicato al Prefetto di Vicenza «l'indisponibilità a mettere volontariamente a disposizione della Prefettura la sede dell'Ex ospedale 'De Lellis' di Schio» per l'accoglienza di gruppi di immigrati. Lo ha comunicato al prefetto Eugenio Soldà, con una mail, il direttore generale dall'Unità socio-sanitaria locale, Daniela Carraro, dopo aver appreso dell'intenzione dell'ufficio di governo di procedere per questo scopo alla requisizione dell' immobile.



«La lettera - precisa l'Usl 4 - è stata scritta dopo aver informato il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia». L'ex ospedale "San Camillo De Lellis" di Schio, si apprende dall'Usl, è stato riconvertito nell'ambito della programmazione sanitaria regionale, parzialmente a sede di servizi distrettuali, sanitari e socio sanitari, e parzialmente chiuso ed interdetto a qualsiasi uso.
Ultimo aggiornamento: 1 Settembre, 17:18