Salvare pediatria, comitato 7 Comuni
in Regione: «Riapritela ufficialmente»

Venerdì 9 Ottobre 2015 di Stefania Longhini
Gli 'inviati' dei 7 Comuni a Venezia
ASIAGO - Calata a Venezia per 7 Comuni Uniti per Pediatria. Il gruppo di mamme e papà che da un anno e mezzo si prodiga per la salvaguardia del reparto di Pediatria di Asiago e per i servizi sanitari ad esso collegati è stato ricevuto a Palazzo Ferro Fini dalla Quinta commissione. “Un incontro atteso da tempo – dice Luigi Frigo, referente del gruppo – che rappresenta un passo fondamentale anche perché chi non conosce la realtà altopianese, così ricca, ma anche così unica e complessa, forse non si rende conto di quali siano le difficoltà e i reali bisogni del nostro territorio e dei suoi cittadini”.



Lo scopo di questa preziosa audizione era quello di ottenere parere favorevole della Commissione per la modifica delle schede di dotazione ospedaliera che dal 2014 hanno decurtato vari servizi del nosocomio altopianese, prevedendo anche la cancellazione di tutti i posti letto del reparto di Pediatria.



Il Comitato ha consegnato ai membri della Quinta commissione una dettagliata relazione in cui, tra l’altro, si sottolinea come “Il fatto che la Regione Veneto voglia chiudere questo reparto, mettendo conseguentemente a rischio anche il punto nascite, è per noi estremamente negativo in una località di montagna… Chiediamo pertanto che il numero dei posti letto possa far fronte alle più semplici e basilari necessità sanitarie e che possa essere garantita la presenza di un pediatra dalle 8 alle 20 e la reperibilità notturna dello stesso”.



“L’assessore alla Sanità e alla Programmazione Socio Sanitaria Coletto – dice Luigi Frigo - ha ribadito che il servizio c’è, forse senza rendersi conto che il reparto ad oggi, sulla carta, risulta chiuso e la situazione congelata e che se continua a funzionare è solo grazie al personale che ci lavora e alla nostra battaglia, all’attenzione che abbiamo sollevato”.



“Dopo questo incontro – conclude Frigo – ci aspettiamo da parte della Regione un atto ufficiale di modifiche delle schede ospedaliere. Una speranza di risoluzione sta nella possibile riorganizzazione delle Asl che verrebbero ridotte accorpandole tra loro e che porterebbe ad una riapertura e rimessa in discussione delle schede, momento opportuno per fare le modifiche da noi richieste”.
Ultimo aggiornamento: 14:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA