Arriva Zaia, mission rilancio tribunale
ma c'è anche il Ponte in primo piano
Lega: affidare i lavori a commissario

Giovedì 30 Luglio 2015 di Claudio Strati
Zaia, Poletto e il Ponte Vecchio, all'ordine del giorno forse più del tribunale

BASSANO - Arriva Luca Zaia in città, al civico museo alle 11 di venerdì 31 luglio. Sul tappeto il tribunale, ovvero il nuovo ipotetico e virtuale Tribunale della Pedemontana, progetto che dovrebbe un giorno riportare le aule giudiziarie a Bassano. E qui, dopo aver preso tanti applausi sul Ponte degli Alpini in occasione della famosa protesta contro la chiusura del palazzo di giustizia, Zaia stavolta è atteso per portare un po' di concretezza: dal cilindro del presidente della giunta regionale dovrebbe uscire la proposta di legge predisposta dall'ufficio legale della Regione da presentare in Parlamento a sostegno del "nuovo" tribunale.

Ma nel suo incontro bassanese il governatore veneto verrà anche a conoscenza della delibera che ormai almeno sessanta comuni approveranno nella stessa forma per sottolineare l'esigenza dell'istituzione dell'ottavo tribunale del Veneto nell'area più forte e produttiva del territorio regionale. Annunciati anche i presidenti delle tre Province, Vicenza Padova e Treviso, e il sindaco del capoluogo della Marca, Manildo. Insomma un notevole movimento di popolo, avvocati e amministratori che sembrano convergere sull'idea da perorare a Roma. Vedremo cosa ne uscirà.

Però di certo il governatore e il sindaco Riccardo Poletto parleranno anche del Ponte Vecchio, o degli Alpini e della sua situazione difficile, con i cedimenti sempre più evidenti e sempre più rapidi. E' il tema scottante del momento.

“Il Ponte di Bassano è un simbolo e un patrimonio del Veneto e dell’intero Paese - ha spiegato nelle ultime ore Zaia -. Il ministro Franceschini, con cui sto dialogando in questi giorni, ha dimostrato grande attenzione e sensibilità”. Zaia dunque sta chiedendo aiuto anche al Governo centrale perchè il manufatto, aggiunge, "è una struttura che ha scritto pagine importanti della nostra storia. Dopo l'appello ad associazioni, privati e imprese per salvare il Ponte, la risposta dei veneti è stata straordinaria”. La Regione ha già stanziato 1 milione e 700 mila euro, ma fondazioni ed enti locali stanno collaborando e anche la città fa la sua parte, e i privati e i volontari pure. "Ma Bassano è un simbolo nazionale ed è a Roma che chiediamo di intervenire” dice Zaia.

Si preannuncia, sullo sfondo, anche un conflitto burocratico-politico. L'amministrazione di Bassano, che si è ritrovata dalla precedente gestione Cimatti la patata del Ponte, allora considerato una cosetta da sistemare con qualche centinaio di migliaia di euro, ora invece dopo attente analisi rivelatosi in situazione drammatica a causa di cedimenti progressivi e avanzati stati di marcescenza a causa anche del restauro dei primi anni '90 che lo ha appesantito notevolmente, e bisognoso di interventi milionari, sta procedendo con progettazioni e sta preparando l'appalto, affidandosi a tecnici come il professore universitario padovano Modena.

La Lega, però, attraverso Tamara Bizzotto, ha spiegato di volere la nomina di un commissario straordinario, un Vernizzi della situazione, per togliere dalle mani del Comune il pallino decisionale e tecnico della faccenda e per accorciare i tempi dell'intervento. Forse l'incontro tra Zaia e Poletto approfondirà anche questo particolare argomento. La rincorsa al salvataggio del Ponte inizia il rush finale.

Ultimo aggiornamento: 18:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA