La provocazione di Zaia: una legge
veneta per il tribunale pedemontano

Venerdì 31 Luglio 2015 di Paola Gonzo
Beozzo (categorie), Zaia, Poletto, Savio (avvocati) al civico museo

BASSANO – Si istituisce il Tribunale della Pedemontana. Sarebbe questo il breve ma incisivo testo dell'unico articolo della legge regionale che andrebbe a decidere una volta per tutte la spinosa questione giustizia sulla quale il Governo ancora non si è pronunciato. Una vera e propria provocazione quella espressa dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia ospite in sala Chilesotti al Museo Civico di Bassano.

"I sindaci lo chiedono, è il nostro tribunale"

«La legge - afferma Zaia - è già pronta per martedì prossimo e poi, nel rispetto dei tempi di lavoro dei consiglieri, contiamo di concludere l'iter di approvazione entro i primi di settembre. Il Tribunale resta la madre di tutte le battaglie: i sindaci si sono già espressi in merito e, a questo punto, se la legge non arriverà da Roma, sarà la Regione ad approvarla. Poi - conclude, consapevole del fatto che l'istituzione di un nuovo tribunale può giungere solo da una legge dello Stato - ce la impugneranno, ci diranno dove abbiamo sbagliato, ma noi la facciamo rispettosi del fatto che i sindaci che si sono espressi positivamente in proposito sono stati eletti democraticamente dal popolo».

Il tribunale, stando alle parole del presidente e del sindaco di Bassano Riccardo Poletto, rappresenterebbe una imprescindibile attrattiva di una zona traino dell'intero Paese e che necessita, quindi, di un'efficiente organizzazione della giustizia. Grazie ad esso i cittadini potrebbero risolvere una causa in due anni e mezzo invece che in sette, senza contare - come ha sottolineato il rappresentante delle categorie economiche William Beozzo - il grande sostegno della presenza di un tribunale al quotidiano lavoro delle forze dell'ordine.

La visita del Governatore in città

E ce n'è anche per il Ponte. In merito Zaia conferma il dialogo con il ministro Dario Franceschini e l'ormai prossimo closing finanziario per il restauro, anche se la bocca rimane cucita sull'effettiva somma in arrivo dal Governo. No comment sulla recente proposta della Lega in merito all'istituzione di un commissario ad acta. Il Governatore ha sollecitato i sessanta sindaci che intendono approvare la delibera a sostegno del nuovo tribunale della Pedemontana a farlo in tempi rapidi, per poter dare più forza alla richiesta veneta.

«Il Ponte - afferma Zaia - è un riferimento unico di identità, un monumento simbolo che deve essere sempre perfetto, non lo vogliamo vedere transennato, deve essere vissuto».

Zaia si esprime anche circa la questione profughi e sulla posizione dei vescovi contro i sindaci che rifiutano l'accoglienza.

«Chi è senza peccato - sentenzia il presidente - scagli la prima pietra. Io rispetto i vescovi, sono cattolico, ma i cittadini hanno capito che molti di questi profughi non sono davvero in difficoltà. I vescovi hanno dato tutto? I seminari son tutti pieni? Non lo so. Credo che la soluzione sia costituire campi di prima accoglienza in Africa in modo da verificare l'effettivo status di rifugiato, noi saremo i primi a inviare i nostri medici, sia chiaro, e solo dopo tali verifiche far partire per l'Europa chi è davvero profugo».

Ultimo aggiornamento: 14:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA