«Valdastico, Renzi convinca i trentini»
Torna lo spauracchio Valsugana:
«Project faraonico calato dall'alto»

Giovedì 21 Maggio 2015 di Roberto Lazzarato
Ferazzoli e De Poli
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VALBRENTA - Si avvicinano le elezioni regionali e non poteva mancare nella discussione il nodo della viabilità nel Veneto. Con un’interrogazione presentata in Senato e indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei ministri, il senatore vicentino Antonio De Poli (Udc-Area Popolare) ha sollecitato il premier Matteo Renzi, in occasione della sua visita a Vicenza, a “chiarire definitivamente la querelle sulla Valdastico. Per Udc-Area Popolare bisogna superare una volta per tutte i veti della provincia autonoma di Trento. Mentre il ministro Delrio ha insistito sulla necessità di trovare un'intesa, noi abbiamo chiesto al Governo di spiegare ai veneti quale sia il significato delle parole contenute nell'esito della riunione del Cipe del 10 novembre 2014 che testualmente parla della necessità di superare il dissenso manifestato dalla Provincia autonoma. E' arrivato il momento di porre fine a questo stato di incertezza".



Una posizione, quella trentina, più volte manifestata, e concettualmente contraria alla realizzazione di qualsivoglia autostrada verso il Trentino, privilegiando di gran lunga l’ammodernamento ed il potenziamento della rete ferroviaria ed il trasporto su rotaia.



Non c’è solo l’ostacolo trentino da superare, considerato che anche in territorio vicentino è stata espressa contrarietà alla Valdastico nord da tutti i tre candidati sindaci di Cogollo del Cengio.



Se, però, come chiede De Poli, Renzi dovesse riuscire a superare i veti della Provincia autonoma, approdando al completamento della Valdastico, rimane sempre sul tavolo l’altro discusso e sgradito progetto calato dall’alto, quello in poroject financing della Nuova Valsugana, totalmente sgradito ai sindaci nonostante i diktat della Regione.



“E’ chiaro che per superare il veto in questione i nostri politici dovranno sedersi attorno ad un tavolo e analizzare il problema della viabilità tra Veneto e Trentino nel suo complesso - ha sintetizzato il presidente dell’Unione Montana Valbrenta, Luca Ferazzoli. - Se la Valdastico sarà realizzata, il progetto proposto per la Valsugana è inutile e si dovrà trovare una soluzione meno invasiva per il nostro territorio e che, allo stesso tempo, non scarichi il problema sul Trentino”.



Carlo Perli, sindaco di Valstagna, ha evidenziato che “è inderogabile un intervento per sanare una situazione che si trascina da decenni, ma serve una visione d’insieme che comprenda statale, ferrovia e pista ciclabile”.



“Il project financing della Nuova Valsugana è un progetto inadeguato e improponibile, ma con il completamento della Pedemontana il traffico è destinato ad aumentare sulla Valsugana, che non è in grado di sopperire nemmeno a quello attuale. Bisogna, quindi, affrontare il problema di tutta la Valsugana, vicentina e trentina, con il coinvolgimento delle parti interessate che conoscono i problemi e le esigenze del territorio e non con project financing faraonici calati dall’alto”.
Ultimo aggiornamento: 22 Maggio, 07:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA