«Spv utile solo a far proliferare centri
commerciali», attacco di Celotto

Martedì 17 Marzo 2015
«Spv utile solo a far proliferare centri commerciali», attacco di Celotto
BASSANO - In vista delle elezioni regionali aumentano i distinguo bipartisan nei confronti del project della Nuova Valsugana: ora in molti, a destra e a sinistra, dicono che non lo vogliono.



La Superstrada Pedemontana, invece, va avanti coi lavori. Ma a metterla nel mirino è l'associazione Asev, Associazione sviluppo economia veneto, per voce del suo vicepresidente Francesco Celotto. L'ex grillino, "uscito" dal giro dei Cinquestelle, sostiene che si tratta di una "ferita mortale" per il territorio.



"La Spv, oltre ad essere un salasso per le casse regionali perchè rappresenta, attraverso il famigerato sistema del project financing, un debito occulto a carico dei cittadini veneti - spiega Celotto - si sta rivelando una ferita mortale per il nostro territorio e la nostra cultura . Perderemo molta terra fertile utilizzata per la produzione di coltivazioni Doc e Dop, ma soprattutto inseriremo nel territorio pedemontano nuovi ed inutili centri commerciali in vicinanza dei caselli della superstrada. Il piano territoriale regionale di coordinamento prevede che nel raggio di 2 chilometri da un casello la potestà urbanistica, di autorizzare quindi la costruzione di centri commerciali, uffici o altri insediamenti (che potrebbero essere, ad esempio, anche inceneritori, degassificatori eccetera) sia sottratta ai Comuni a favore della Regione. La quale potrà procedere in modo autonomo senza bisogno di coinvolgere le amministrazioni locali in tali decisioni".



La portata di questa norma viene considerata devastante dall'Asev per il piccolo commercio locale e per i centro storici delle città che sorgono in prossimità della Spv. "Non a caso a Bassano il centro commerciale Emisfero inaugurato due anni secondo voci di corridoio potrebbe diventare un polo a marchio Ikea con conseguenze devastanti per i produttori del distretto bassanese del mobile - sostiene Celotto -. Nelle vicinanze della uscita di Bassano della Spv stanno poi sorgendo almeno altre due medie strutture commerciali nel territorio del comune di Cassola. Il nostro territorio perderà ulteriori piccole attività commerciali e non solo nei centri storici, con la conseguente perdita di posti di lavoro, non compensati da assunzioni nei centri commerciali, impoverirà la nostra cultura ed i ceti medi mercantili, trasferendo reddito fuori da qui".



In sostanza una lettura molto controcorrente rispetto a chi ritiene che la Spv sia invece una infrastruttura importante che darà al territorio notevoli opportunità di crescita. Al contrario, Celotto dice che "il territorio ne uscirà fortemente depauperato senza contare il fatto che non si capisce chi investa ingenti capitali in strutture che sorgono in zone già ipersature commercialmente". "La Spv, come detto ormai in svariate occasioni - conclude Celotto -, non porterà né lavoro né prosperità né sviluppo alla Pedemontana. Governatore Zaia la sfido ad affermare il contrario dati alla mano, nonostante la sua giunta si ostini a non capire che il futuro nostro e dei nostri figli non appartiene alle grandi opere".
Ultimo aggiornamento: 12:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA