Addio a Bigolin, medico e industriale:
fu il sindaco più giovane d'Italia
'Chichi' fece partire il boom delle selle

Sabato 10 Ottobre 2015 di Claudio Strati
Francesco Bigolin in una foto recente e assessore negli anni Ottanta

ROSSANO VENETO - Si è spento nella notte, assistito nella sua casa dalla moglie Santa e dalle figlie Marta, Enrica, Dora e Riccarda, Francesco Bigolin, per tutti Chichi, già sindaco del Comune nel dopoguerra e assessore comunale negli anni Ottanta con sindaco Marcon, dentista molto conosciuto con studi a Bassano e Castelfranco e fautore dell'escalation industriale dei Bigolin, tredici fratelli che sono approdati a importanti storie personali come professionisti e imprenditori di successo.

Classe '27, 88 anni che sarebbero arrivati tra poche settimane, Francesco Bigolin è stato all'inizio degli anni '50 il sindaco più giovane d'Italia. Nella Dc allora non si trovava un accordo ma il senatore Valmarana, racconta il fratello Beppino, patron di Selle Italia, indicò il giovanissimo Bigolin e fu sindaco. "Anni dopo - racconta semprre Giuseppe Bigolin -, alla fine degli anni Cinquanta, sfidò perfino la potente Democrazia Cristiana con una sua lista civica, la Spiga, che vinse le elezioni comunali riportandolo a primo cittadino".

Nella grande famiglia dei Bigolin, dove il padre gestiva un avviato mulino (che funziona ancor oggi), i tredici figli erano pieni di idee che poi hanno portato ai successi industriali. Francesco, il primo figlio, studiava medicina. La famiglia diversificava, dopo che la filanda era stata chiusa perchè l'attività serica, che era primaria a Rossano, era andata a rotoli per la concorrenza delle nuove fibre. "Mio zio Bepi, quello del cotonificio, era un illuminato, aveva conosciuto la realtà del commendatore Girardi, la Selle San Marco nei primi anni '50 - racconta Giuseppe Bigolin - e poi aveva avviato il Feltrificio Bassanese: allora si imbottivano le selle con feltro animale, e si era dedicato a quella nicchia. Anni dopo le cose andavano male e si era stufato di metterci soldi, per cui aveva chiamato Francesco e gli aveva detto: Chichi, o la prendi in mano tu 'sta azienda o io chiudo".

Francesco Bigolin interruppe gli studi per rimettere in sesto la baracca. Ci riuscì perfettamente ed è proprio da quell'operazione che partì lo scoop dei Bigolin nel settore delle selle, di cui Rossano è la capitale. Giuseppe Bigolin entrò nel Feltrificio e poi da lì arrivò ad acquisire il marchio Selle Italia in Lombardia, e oggi guida un'azienda leader mondiale. Non da meno il fratello Riccardo, scomparso da anni, che fu patron di Selle Royal. Storicamente il settore delle selle a Rossano era partito con Galetti, ricorda Beppino, e poi con Selle San Marco di Girardi; poi crebbero i colossi dei Bigolin.

Tra l'altro, quella dei sellai è tra le pochissime opzioni rimaste all'Italia nella componentistica per bici, tutto il resto o quasi essendo finito nell'estremo Oriente.

Dopo l'operazione imprenditoriale, Francesco Bigolin tornò ai suoi studi di medicina e finalmente potè iniziare la professione di dentista, avendo anche incarichi universitari e mantenendo qualche escursione nella politica, che gli piaceva. "Ho saputo che si è spento serenamente - dice il fratello Giuseppe - con vicini i suoi cari e il parroco. Si è accomiatato dal mondo nel migliore dei modi". L'estremo saluto lunedì 12 ottobre alle 15.30 nel duomo di Rossano.

Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre, 18:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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