BASSANO – Prevenire il gioco d'azzardo. È lo scopo del corso voluto da 20 assessori delle politiche giovanili del territorio e finanziato dalle banche di credito cooperativo all'hotel Glamour di Cassola e diretto ad 80 insegnanti di matematica dei 28 Comuni i quali, con l'aiuto di due esperti in materia, cercheranno di comprendere appieno il fenomeno, svelandone i segreti al fine di divenire a loro volta formatori e promotori di conoscenze adeguate in merito.
L'idea esposta da Diego Rizzuto (fisico) e Paolo Canova (matematico) è quella di usare la matematica come strumento di prevenzione per immunizzarsi dal rischio degli eccessi da gioco, anche grazie ad una teoria scientifica che ha smascherato una volta per tutte l'inganno del gioco d'azzardo.
Nel territorio dei 28 Comuni ben 1.400 soggetti affetti da ludopatia, dei quali solo poco più di un centinaio, stando alle parole del dottor Luigi Piloni, direttore del Serd di Bassano, si affidano alle cure di centri specializzati.
L'incontro al Glamour
La giornata di oggi nasce sulla scia del successo di un incontro organizzato lo scorso autunno in sala "Da Ponte"per 620 studenti bassanesi, e sarà seguita da un altro corso rivolto a quanti entrano a contatto quotidianamente con situazioni di impoverimento - sportellisti di banca o Caritas - affinché possano riconoscere agevolmente se determinati contesti nascondono una dipendenza da gioco. Il tutto culminerà, infine, in un incontro pubblico incentrato sul rapporto tra gioco e criminalità organizzata.
«A Bassano - spiega il sindaco Riccardo Poletto - ci sono sei sale gioco ufficiali, senza contare le numerose slot machine poste all'interno di vari esercizi. La precedente amministrazione aveva limitato gli orari di utilizzo delle stesse dalle 10 a mezzanotte con un'ordinanza che è stata impugnata e, attualmente, è ancora vigente in attesa della decisione. Proprio per questo - assicura - nel frattempo verranno effettuati vari controlli per verificare il rispetto delle disposizioni, poiché abbiamo ricevuto numerose segnalazioni di comportamenti contrari».
