Il Volo, da Sanremo a piazza scacchi
Il maestro che li dirige: «Bravissimi
e soprattutto niente vezzi da star»

Venerdì 10 Luglio 2015 di Maria Elena Mancuso
Il trio de Il Volo e il maestro Diego Basso

MAROSTICA - Grande attesa, dopo i successi internazionali e la trionfale vittoria al festival di Sanremo, per il trio più famoso d’Italia. Stiamo parlando, ovviamente, dei giovani talenti de Il Volo. Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, dopo l’entusiasmante partecipazione della scorsa estate al Marostica Summer Festival, ritornano ad esibirsi nella piazza degli scacchi, registrando l’ennesimo sold out del loro tour estivo su e giù per lo Stivale. Appuntamento nel cuore di Marostica venerdì 17 luglio, con inizio alle 21.30, per il concerto che chiuse il Summer Festival scaligero.

A dirigere questi tre giovani straordinari e le loro ugole d’oro, non poteva che esserci una bacchetta d’eccezione, quella del maestro Diego Basso. Trevigiano dalla carriera costellata di successi, il maestro è direttore stabile, arrangiatore e compositore dell’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana, dirige l’Orchestra Regionale Filarmonica Veneta e può vantare collaborazioni con i più grandi artisti del panorama musicale italiano, da Mario Biondi ai Pooh, passando per Lucio Dalla e Fiorella Mannoia.

Dall’incontro con “i tre tenorini” dello scorso anno, proprio sul palco di Marostica, è nata un rapporto che, così come ci racconta lo stesso Basso, va oltre l’ambito lavorativo.

“Questi ragazzi vivono un momento d’oro per la loro carriera e per le loro giovani vite. E, di riflesso, questo momento è diventato straordinario anche per me e per i tanti che con loro lo condividono. È davvero incredibile con quanta umiltà, passione e serietà questi giovanissimi affrontino quotidianamente il loro impegno. Fatico a chiamarlo lavoro, nonostante la serietà e la grandissima dedizione, perché con loro tutto sembra semplice e naturale”.

Ed è stato così fin dal primo momento, a quanto pare.

“Se dovessi darne una descrizione, userei la parola alchimia. La collaborazione con Piero, Ignazio e Gianluca, infatti, è stata magica fin dall’inizio. Fin da quando, una sera dell’anno scorso, per caso, li ho visti per la prima volta in tv. Durante il giorno, per via dei tanti impegni lavorativi, non ho mai il tempo di stare davanti alla televisione. Ma ogni tanto, prima di dormire, mi accomodo in poltrona e faccio un po’ di zapping. Quella sera, a Porta a Porta si parlava di questi tre ragazzi e del loro incredibile successo fuori dall’Italia. Show televisivi negli Stati Uniti, concerti con Barbra Streisand, dischi d’oro in Nuova Zelanda e Singapore. Ed io non ne avevo mai sentito parlare! Ne rimasi affascinato, tanto da pensare che un giorno mi sarebbe piaciuto trovarli sul mio cammino. Quel giorno era più vicino di quanto potessi immaginare. Dopo un paio di settimane, infatti, mi fu chiesto se fossi disponibile per dirigerli sul palco di Marostica. Ovviamente accettai e da allora ci sono state collaborazioni e incontri sempre più frequenti, in Senato per il concerto di Natale ad esempio, e poi questo tour estivo che si sta rivelando incredibilmente emozionante”.

Incredibile davvero, se diamo uno sguardo ai numeri.

“Ancora di più se guardiamo al calore e al clima che si respirano ad ogni concerto. Delle vere e proprie feste generazionali a cui partecipano tutti insieme nonni, mamme e nipoti cantando a squarciagola dall’inizio alla fine. E il merito di tutto va indubbiamente a loro: a Ignazio, Pietro e Gianluca. Grandi talenti, irreprensibili professionisti, e, soprattutto, bravi ragazzi. La spontaneità e l’entusiasmo che trasmettono sul palco sono gli stessi che li accompagnano nella vita di ogni giorno. Non sono un vuoto progetto di marketing destinato a perdersi nell’oblio. Non hanno pretese o manie da grandi star. Niente vezzi o anche solo banali scaramanzie, come tante ne ho viste dietro le quinte di studi televisivi e teatri. Prima dei concerti loro stanno semplicemente in camerino a scaldare la voce e a preoccuparsi di far bene. E poi sul palco guardano sconcertati la folla che li applaude e stentano a credere che stia succedendo proprio a loro. Insomma, sono voce pura e grande impegno. E con queste doti non potranno che andare lontano. E volare, volare, volare più in alto del sole ed ancora più su”.

Ultimo aggiornamento: 15 Luglio, 13:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA