Gli attori della fiction Rai salutano
la città: «Gente laboriosa e educata»

Sabato 21 Novembre 2015 di Paola Gonzo
Una scena d'amore girata nel chiostro del Museo

BASSANO - Un cast rilassato e sorridente quello che a Villa Giusti - sul finire delle riprese della fiction "Di padre in figlia" che hanno coinvolto Bassano per sei settimane - ha tessuto gli elogi della città ai piedi del Grappa.

Tra le autorità presenti il sindaco Riccardo Poletto, gli assessori Giovanni Cunico e Giovanna Ciccotti per l'amministrazione comunale, Roberto Ciambetti, Cristiano Corazzari, Manuela Lanzarin e Nicola Finco per la Regione Veneto.

Significativi gli interventi del regista Riccardo Milani, del produttore Angelo Barbagallo per la Bibi Film e, soprattutto, di alcuni degli attori presenti, i quali non hanno mancato - in testa la bassanese Francesca Cavallin - di esprimere, al termine di questa avventura, il proprio amore per la città e il ringraziamento per l'accoglienza ricevuta.

A villa Giusti regista, attori e politici locali

ripercorrono le settimane di "ciak si gira"

«Bassano - ha esordito il sindaco Poletto - ha risposto più che positivamente a questa iniziativa e la collaborazione che si è creata con dei veri e propri "pezzi da novanta" del cinema italiano è stata molto bella ed intensa. Un particolare grazie va rivolto al comando di polizia locale che si è dimostrato sempre molto efficiente».

Un'efficienza e un'accoglienza riconosciute pienamente anche dal cast che ha lavorato a lungo nel cuore della città. «Come dicevano i greci - cita Alessio Boni - l'accoglienza è la più alta civiltà di un popolo. Il modo di porsi dei bassanesi, riservato, non chiassoso ed educato ha permesso di farci sentire parte integrante di un territorio. I veneti si danno da fare, sono laboriosi, e un contorno del genere dà il "la" per svolgere bene il proprio lavoro anche all'interno set. Il mio ruolo - ironizza Boni, il quale ammette di parlare ormai agevolmente il dialetto veneto - è quello di un produttore di grappa, ma devo dire che mi trovo piuttosto bene anche nei panni del consumatore».

Affermazione subito confermata dall'assaggio di vin brulé che l'attore non si lascia sfuggire, mentre racconta anche del proprio rapporto col personaggio che interpreta, Giovanni Franza, un padre padrone che alla fine della storia arriverà a mutare profondamente nel cuore. «Siamo di fronte - spiega l'attore - ad un personaggio della serie "te si donna, tasi" il quale, però, nel corso dell'evoluzione storica e culturale del tempo cambierà atteggiamento e si renderà conto di molti degli errori commessi. Devo ammettere che mi son commosso leggendo la sceneggiatura, il che non mi è capitato molto spesso negli anni».

«Qui a Bassano - aggiungeCristiana Capotondi, che nella fiction interpreta Maria Teresa Franza - ho scoperto gente che lavora sodo, ma anche persone che si sanno godere la vita e che sicuramente avranno piacere nel rivedere in televisione la loro città che, peraltro, è molto cinematografica».

«Quando ho letto la sceneggiatura - rivela la Cavallin, il cui personaggio è Pina - ho visto delle cose per le quali mi son fermata e sorpresa, perché si raccontava un pezzo di storia della mia famiglia. Sentir parlare delle Smalterie, dove tutti noi abbiamo avuto familiari che hanno lavorato e dove, per esempio, i miei nonni si sono incontrati per poi sposarsi, è emozionante e ha un'aderenza piena alla mia vita. Qui va fatto un plauso alla sensibilità della Comencini, che ha sceneggiato assieme a Giulia Calenda, Francesca Marciano e Valia Santella, riuscendo a cogliere efficacemente luci e ombre dei vari personaggi».

«A Bassano - chiosa il regista Milani - lascio un po' di me, a queste persone silenziose, efficienti ed educate come è davvero raro trovarne, credetemi». E un pezzetto di cuore alla fiction, sicuramente, lo lasceranno anche tutti i bassanesi che più o meno direttamente hanno partecipato a quest'opera che ha coinvolto 25 negozi, 850 comparse, 9 bambini protagonisti, senza contare la collaborazione, tra i tanti, con falegnami, sarte, tecnici, parrucchieri e con le quattro maggiori distillerie del territorio, Poli, Nardini, Brunello e Schiavo.

Anche Roberto Astuni, presidente degli albergatori bassanesi, si è divertito a raccontare la propria esperienza nel ruolo di professore incaricato a valutare l'esame di maturità della Capotondi nel 1968, impugnando una penna d'epoca recuperata giusto per l'occasione.

Le scene son state girate, oltre che a Bassano, a Marostica, Costabissara, Schiavon, Montegalda, Paderno, Crespano, Breganze, Fara Vicentino e, per gennaio, è prevista addirittura una trasferta oltreoceano a Nova Bassano nello stato brasiliano di Rio Grando Do Sul, con la partecipazione dell'attore Carlo Dalla Vecchia. Nei prossimi giorni il cast lascerà quindi la città e si sposterà a Roma per girare le scene degli interni.

Ultimo aggiornamento: 5 Novembre, 15:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA