Raduno veneto dei donatori di sangue
in primo piano il richiamo alla pace

Domenica 5 Luglio 2015 di Roberto Lazzarato
Donatori a Cima Grappa

BASSANO/CIMA GRAPPA - “La pace, il ricordo e la solidarietà” sono i tre temi importanti ricordati a Cima Grappa, alla presenza di autorità civili e militari, al “19° Incontro Regionale dei Donatori di Sangue”, da Lamberto Zen, presidente del Rds Monte Grappa, promotore della manifestazione, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Alpini, Fidas, Avis, Admo e Aido con il coordinatore Moreno Zurlo.

Dopo la cerimonia DI sabato pomeriggio, davanti al Tempio Ossario, dell’accensione della fiaccola in onore ai caduti nel centenario della Grande Guerra, gli alpini con il presidente Ana Giuseppe Rugolo e i donatori di sangue di tutta la regione, con rappresentanza anche dell’Avis, Aido, Admo, hanno raggiunto, domenica mattina, Cima Grappa, in sfilata dal Rifugio Bassano, dopo l’arrivo della fiaccola e l’accensione del braciere, accomunati dallo spirito civico del volontariato e dal valore morale della donazione, “un’occasione per ringraziare tutti i donatori e riaffermare l’impegno a coinvolgere il maggior numero possibile di giovani a garanzia delle future necessità di sangue”.

“La pace faticosamente conquistata e custodita - ha ricordato il presidente Zen, - che si respira in questi luoghi sacri per il loro importante ruolo e intrisi di quiete e silenzio che la stupenda natura ci offre, dobbiamo salvaguardare. Il ricordo per non dimenticare il tragico e sciagurato evento della guerra e le migliaia di caduti, soldati di tutte le regioni d'Italia, che 100 anni fa, hanno versato il loro sangue per la nostra libertà e si sono spesi per un’Italia più unita e più salda nella propria identità. La solidarietà, opera di notevole carità, che tutti i donatori di sangue e di organi esprimono perché donano vita. Solidarietà come atto sublime dell’amore verso il prossimo e gesto che scaturisce da un elevato spirito di altruismo”.

Superato il problema delle prenotazioni, nei primi sei mesi del 2015 sono aumentate di 568 le donazioni rispetto allo scorso anno.

Nel centenario della Grande Guerra, “veniamo ad onorare le tante vite umane sacrificate per la difesa della Patria - ha concluso Zen. - Veniamo a risvegliare le coscienze per ritrovare l'impegno per una convivenza umana capace di dedizione e di solidarietà e a testimoniare il legame tra coloro che un tempo persero la vita per la nostra libertà e quanti oggi donano con generosità il loro sangue, riaffermando così il nostro motto “Ieri alla Patria, oggi all’Umanità”.

Prima della cerimonia religiosa concelebrata da monsignor Renato Marangoni, vicario episcopale e da don Enrico Bortolaso, parroco di San Vito, è stata deposta una corona in onore ai caduti di tutte le guerre. Hanno animato la manifestazione il coro “Paulicco Mossa”, di Bonora (SS), il coro “Vecchio Ponte”, di Bassano e la Fanfara della sezione Ana Monte Grappa.

Ultimo aggiornamento: 21:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA