Corteo anti terrorismo dal Ponte degli
Alpini, presto monumento nazionale

Giovedì 26 Marzo 2015 di Paola Gonzo
L'avvio del corteo dalla testata est del Ponte Vecchio
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BASSANO - Proprio dal Ponte Vecchio, più noto come degli Alpini, che in questi giorni affronta l'iter per diventare monumento nazionale, è partita oggi pomeriggio la sfilata contro il terrorismo e il fondamentalismo voluta dall'amministrazioen del sindaco Riccardo Poletto.

Con la partecipazionme di forze politiche diverse e di esponenti di diverse fedi religiose, il corteo, sotto la pioggia, è partito dal Ponte e si è recato fino in municpio, attraversando il centro della città, dove è stato osservato un minuto di silenzio prima dell'iniziod el consiglio comunale.



Il numero assegnato al disegno di legge presentato dalla senatrice del Partito Democratico Rosanna

Filippin è il 1831 e chiede la dichiarazione di monumento nazionale per il Ponte degli Alpini. Con l’assegnazione del numero, annunciato nell’aula del Senato, si avvia finalmente di fatto l’iter del provvedimento di cui ora si attendono i primi passaggi in Commissione.



«Si tratta – spiega la Filippin – di un passaggio procedurale molto importante, a conclusione di un lavoro di preparazione, verifica e deposito del disegno di legge. Questo atto – prosegue – è frutto della straordinaria mobilitazione attivatasi nel territorio per la difesa e la tutela di un simbolo che va ben oltre la nostra città. Ora l’obiettivo è di portare a casa un risultato che sarebbe fondamentale anche in vista degli interventi di restauro alla struttura».



Interventi che proseguiranno mercoledì prossimo 1 aprile con la visita del sovrintendente Fabrizio Magani, il quale, in collaborazione con l’amministrazione comunale e con i professori Claudio Modena dell’Università di Padova e Giovanni Carbonara della Sapienza di Roma, effettuerà un sopralluogo sul ponte.



«Per raggiungere il nostro obiettivo – continua la senatrice – saranno necessari il più ampio sostegno e la più ampia condivisione, a partire dal Parlamento, passando per il Consiglio comunale sino ad arrivare ai singoli cittadini. Non si deve fermare quel prezioso lavoro di squadra svolto finora e che adesso va concretizzato per dare il giusto riconoscimento ad un monumento di inestimabile valore storico e culturale. Dichiarare il Ponte quale monumento nazionale, e magari riuscire a farlo nel 2015, centenario della Grande Guerra, sarebbe un riconoscimento anche simbolico ai valori e alla storia che il Ponte incarna. A sostegno - dice la Filippin - è sorto un movimento di opinione per il quale moltissimi hanno deciso di contribuire sia nella raccolta dei fondi che servono per il restauro, sia per effettuare un’opera di sensibilizzazione e di marketing turistico che possa trasformare il cantiere di restauro in una originale attrazione».
Ultimo aggiornamento: 18:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA