Lara, giornalista "americana" al talent
albanese: «Evitare figure da tricheco»

Giovedì 26 Febbraio 2015 di Claudio Strati
Lara Lago davanti alla sede di Agon Channel a Tirana in un selfie postato su Facebook

BASSANO – Cantante gospel, addetta alla comunicazione, giornalista freelance su carta stampata (fino a una testata negli States) e nelle tv locali, a volte anche modella per servizi fotografici. Lara Lago, trentenne mora di Rosà, non si può dire che sia una a cui piace stare ferma.

Ed ora si ritrova a Tirana, Albania, a partecipare alla finale del talent show di Agon channel, “Americano, il primo sulla notizia”, una sorta di reality alla Grande Fratello, ma incentrato sulla voglia e capacità di fare i giornalisti. Una decina i finalisti, selezionati sulla base del video, da loro realizzato, da Giancarlo Padovan, Giorgia Orlandi e Tommaso Mattei, della redazione di Agon News. Programmi in onda sul canale 33 del 33 del digitale terrestre (5917 sky ) o in streaming sul sito agonchannel.it/live.

Lara è anche molto social, così su Facebook racconta, con il senso dell’ironia, quasi ogni minuto della sua giornata/vita, postando commenti e un mare di foto. Ha anche sintetizzato così i suoi obiettivi alla gara televisiva albanese: “Non sembrare un tricheco in prima serata nazionale. E chiedo scusa ai trichechi”. Il tutto condito da una filosofia di fondo, ripresa da una frase di Walt Disney: “Se puoi sognarlo puoi farlo, e grazie a Dio io di sogni ne ho i cassetti pieni”.

La striscia quotidiana de L'Americano, in onda dalle 16, è partita da qualche giorno: in primo piano i retroscena, il lavoro di redazione giorno dopo giorno, ansie ed emozioni dei concorrenti. Alle prese con prove improvvise e interi tg da costruire, con passione e professionalità da buttare sul panno verde.

L’impatto con l’avventura è stata goliardica: “Clima da gita scolastica di quarta superiore. Giornalisti da tutta Italia dai 25 ai 36 anni e a me il compito di tenere alto il Veneto essendo l'unica partecipante nordica”.

Quello con la struttura invece è di ammirazione: “Un formicaio di persone che lavorano fitto fitto, tanti tantissimi, tutti competenti, forse un po' liberi sugli orari, ecco. E lo dice una che soffre di ritardatarietà acuta. I giornalisti italiani invece sono vestiti di una dizione perfetta in grado di farti sentire una campagnola che torna dall'orto. Ci sono ragazze bellissime ovunque, con bocche che sembrano rifatte, ma quando ne vedi rifatta una, due o tre capisci che forse sono i loro tratti somatici”. “La redazione – continua la stupitissima Lara - è un bianco open space, sotto quella per il Tg albanese, sopra, in un soppalco ben fatto che ricorda i film americani, si fa l'Agon italiana. Quella volta Caprarica se ne sarà andato perché incazzato con le tempistiche organizzative forse, ma mi risulta difficile pensare l'abbia fatto per la redazione. Entrarci per la prima volta ti fa andare via un battito, perché percepisci netto di essere in un posto più grande di te, hai sempre voluto il nazionale e ora capisci anche perché fino ad ora non ci sei mai entrata”.

L’ha presa sul serio, “mi sudano le mani finché soppeso ogni singola parola del pezzo che sto scrivendo e che non andrà mai in onda, mi sento una pulce in una pianura di dinosauri, muovono un alluce del piedone verde e sei fuori. Sono di fronte alla mia prova professionale più difficile di sempre: giudicata per tutto come da regolamento, con le telecamere a documentare”.

Lei, abituata agli orari già notturni del festival di Sanremo, al quale partecipa da qualche anno come inviata (“Bello il Festival di Sanremo per carità, emozionante, fitto, molto partecipato da casa. Ma le notizie-pappa pronta iniziano a piacermi sempre di meno”) e dove ha conosciuto tutti i big, con spreco di selfie, rimane di stucco: “Ore 4.45 rientriamo in hotel dopo la prima puntata del reality. Che abbiamo registrato da mezzanotte alle 3! In pratica gli orari che facevo a Sanremo erano pensati per le coccinelle degli scout”.

Insomma il talent ora è entrato nel vivo. E Lara per ora c’è, e invita tutti: “Non perdetevi nemmeno un minuto”.

Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 17:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA