Gerhard Ott cittadino onorario, la città
ricorda l'europeista del gemellaggio

Sabato 3 Ottobre 2015
I sindaco Schneider e Poletto con Jutta, vedova di Gerhard

BASSANO - (Cs) I simboli a volte hanno un forte valore, come la "salita", che collega il Parco Ragazzi del '99 al Viale dei Martiri, intitolata a Gerhard Ott, cittadino tedesco di Mühlacker, comune del Baden Württemberg gemello della città del Grappa da ormai 40 anni. E intitolare la scalinata a un tedesco, amante tra l'altro dell'Europa e dei contatti tra i popoli, in uno snodo della città con vista sul Grappa e compreso tra il viale dove si compì la strage nazifascista del 1944 e il parco che ricorda i più giovani combattenti della Grande Guerra, ha un alto valore nell'indicare il superamento delle storiche barriere e affermare la ricerca della pace.

40 anni dopo la città omaggia Gerhard Ott

Si sono trovati d'accordo il sindaco Riccardo Poletto e l'Oberbürgermeister Frank Schneider nel sottolineare cosa significa la cittadinanza onoraria a Gerhard Ott, che dal 1975 in poi fu attivissimo nello sviluppare i rapporti di gemellaggio tra le due città e che poi, sfortunato nell'andarsene a soli 50 anni per una malattia, lasciò la sua volontà di riposare per sempre nella città del Grappa. Infatti le sue ceneri sono in un loculo del cimitero di Santa Croce già da molti anni. L'atteso incontro ufficiale ha formalizzato la cittadinanza onoraria: per i tedeschi presente una delegazione in grande stile, compresi gli inviati e la troupe del Mühlacker Tagblatt, il giornale locale, che hanno ripreso tutte le fasi della giornata.

La cerimonia in municipio è stata toccante, sia per i discorsi ufficiali, con traduzioni simultanee in tre lingue (erano presenti anche i rappresentanti della francese Voiron, altra gemella di Bassano), sia per i brani musicali suonati con strumenti a fiato dall'orchestrina della media Vittorelli, sia per il breve discorso di Jutta, la vedova di Gerhard, che ha ricordato come conobbe il suo futuro marito proprio arrivando a Bassano con uno dei tanti pullman che hanno favorito il gemellaggio: "Era il 30 maggio del 1980 e ci fermammo da Nardini Alto, faceva un gran freddo e c'era la neve a Bassano. Non sapevamo dove andare ma arrivò un'Alfa gialla e scese un giovane riccioluto e con gli occhi color cioccolata ... E mi chiedevo come facesse quel bassanese a sapere così bene la lingua tedesca".

Va detto che a Gerhard piacevano le macchine gialle. Qualche anno prima viaggiava su una Renault sportiva dello stesso colore. E in effetti quell'amico tedesco della città ben presto era diventato un bassanese a tutto tondo. Oggi lo è anche per l'anagrafe, e per sempre. Il consiglio comunale lo ha deliberato all'unanimità, come ha ricordato Poletto, su input del consigliere Mariano Scotton che negli anni '70 fu tra i primi giovani ospitati a Mühlacker per un Ferienarbeit.

Dopo l'accoglienza in municipio e lo scambio dei doni (Jutta ha donato un'opera d'arte della collezione di Gerhard raffigurante un profilo della città di Bassano) tutti in viale dei Martiri a scoprire la targa della "Salita Gerhard Ott". Poi in piazzetta Guadagnin allo stand delle città gemelle dove è stato ricostruito uno scenario da Strassenfest e dove i due sindaci hanno aperto insieme una botticella di birra. Poi è scattato l' "Ein Prosit".

Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 13:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA