TREVISO - Una città per cantare. Con Max Gazzè, Tullio De Piscopo, Roberto Vecchioni, Antonella Ruggiero, la Banda Osiris, gli Estra. Dal 23 luglio, per 18 giorni, Treviso si colora di musica tra le sue mura, spaziando ogni sera attraverso generi differenti, dal cantautorato italiano al rock, dalla classica al blues, e poi swing, jazz, soul, tango, country, reggae, world music, fino ad esplorare la musica folk e la tradizione popolare gitana.
"Suoni di Marca" compie 25 anni e si regala un’edizione da ricordare, con le sue 120 band e i 500 musicisti che saliranno sui tre palchi allestiti al Bastione San Marco fino al 9 agosto. Il festival, che decolla coi ritmi scatenati di Roy Paci, è un capolavoro di incastri, di alchimie sonore e di sguardi verso il nuovo che avanza, in primis verso i gruppi musicali emergenti del territorio. Non solo. Dietro "Suoni di Marca", uno dei pochi festival completamente gratuiti in Italia, si cela infatti un super-lavoro lungo un anno di "patròn" Paolo Gatto a fianco di comune, associazioni, esercizi commerciali, artigiani ambulanti, sponsor e cittadini. L’obiettivo? Costruire un vero e proprio "Festival della tua città", come recita il sottotitolo della kermesse, in cui gli spettatori-visitatori possono non soltanto seguire i concerti, ma anche passeggiare tra le Mura visitando i mercatini e degustare le specialità del territorio, magari anche lasciando i propri bambini negli "angoli baby sitting".
La rassegna, quest’anno, riserva molte sorprese. Ci sarà spazio per il cantautorato al femminile, con Erica Boschiero fresca di premio Lunezia alla "Women’s night" del 26 luglio col suo quartetto. A condividere il palco San Marco ci saranno la compositrice brasiliana Maria Gadù e Cecilia Harp col suo mix di voce, arpa e musica elettronica. Anche gli Estra "tornano" a casa per chiudere il loro tour: per Giulio Casale & C. sarà l’ultimo show della reunion e il gran finale di Suoni di Marca (9 agosto).
Ma il festival è anche musica giovane, con le serate dance o dedicate all’elettronica, ospiti i Planet Funk e i dj della "movida" notturna. E poi il reggae degli Africa Unite con Sir Oliver Skardy e i Fatti Quotidiani (31 luglio), la nottata Tanguera con orchestra e ballerini (25 luglio), la serata country con 400 mq di pedana per ballare (il 1 agosto), il folk con la Bandabardò, i Lennon Kelly (29 luglio) e la Ekkrem Mamutovic Orkestar e Eusebio Marinelli Gipsy Orkestar (8 agosto). Una grandissima città in musica che non dovrà però disturbare i residenti: «Quest’anno ridurremo l’impatto sonoro», promette Gatto, seguendo particolari accorgimenti tecnici. «Siamo sicuri che tutto funzionerà al meglio». Studiato anche un piano parcheggi per accogliere i visitatori, con dieci ampi spazi a disposizione per tutta la città, dall’area Appiani al Dal Negro e piazzale Burchiellati.
Ultimo aggiornamento: 27 Luglio, 12:54
© RIPRODUZIONE RISERVATA "Suoni di Marca" compie 25 anni e si regala un’edizione da ricordare, con le sue 120 band e i 500 musicisti che saliranno sui tre palchi allestiti al Bastione San Marco fino al 9 agosto. Il festival, che decolla coi ritmi scatenati di Roy Paci, è un capolavoro di incastri, di alchimie sonore e di sguardi verso il nuovo che avanza, in primis verso i gruppi musicali emergenti del territorio. Non solo. Dietro "Suoni di Marca", uno dei pochi festival completamente gratuiti in Italia, si cela infatti un super-lavoro lungo un anno di "patròn" Paolo Gatto a fianco di comune, associazioni, esercizi commerciali, artigiani ambulanti, sponsor e cittadini. L’obiettivo? Costruire un vero e proprio "Festival della tua città", come recita il sottotitolo della kermesse, in cui gli spettatori-visitatori possono non soltanto seguire i concerti, ma anche passeggiare tra le Mura visitando i mercatini e degustare le specialità del territorio, magari anche lasciando i propri bambini negli "angoli baby sitting".
La rassegna, quest’anno, riserva molte sorprese. Ci sarà spazio per il cantautorato al femminile, con Erica Boschiero fresca di premio Lunezia alla "Women’s night" del 26 luglio col suo quartetto. A condividere il palco San Marco ci saranno la compositrice brasiliana Maria Gadù e Cecilia Harp col suo mix di voce, arpa e musica elettronica. Anche gli Estra "tornano" a casa per chiudere il loro tour: per Giulio Casale & C. sarà l’ultimo show della reunion e il gran finale di Suoni di Marca (9 agosto).
Ma il festival è anche musica giovane, con le serate dance o dedicate all’elettronica, ospiti i Planet Funk e i dj della "movida" notturna. E poi il reggae degli Africa Unite con Sir Oliver Skardy e i Fatti Quotidiani (31 luglio), la nottata Tanguera con orchestra e ballerini (25 luglio), la serata country con 400 mq di pedana per ballare (il 1 agosto), il folk con la Bandabardò, i Lennon Kelly (29 luglio) e la Ekkrem Mamutovic Orkestar e Eusebio Marinelli Gipsy Orkestar (8 agosto). Una grandissima città in musica che non dovrà però disturbare i residenti: «Quest’anno ridurremo l’impatto sonoro», promette Gatto, seguendo particolari accorgimenti tecnici. «Siamo sicuri che tutto funzionerà al meglio». Studiato anche un piano parcheggi per accogliere i visitatori, con dieci ampi spazi a disposizione per tutta la città, dall’area Appiani al Dal Negro e piazzale Burchiellati.
