A Caorle, fino al 25 ottobre è aperta la mostra “Bell’Italia - La pittura di paesaggio dai Macchiaioli ai neovedutisti veneti, 1850-1950”, nata dalla sinergia tra Fondazione Terra d’Acqua di San Donà di Piave, Museo del Paesaggio di Torre di Mosto, Fondazione musicale Santa Cecilia di Portogruaro e il Comune che la ospita nel proprio Centro Culturale Bafile di Rio Terà.
Dai titoli delle sezioni che compongono la rassegna - “Venezia”, “Paesaggi d’acqua”, “La campagna” e “La montagna”, cui si aggiunge uno speciale omaggio a Luigi De Giudici - risulta evidente che i curatori, Stefano Cecchetto e Laura Turchi, l’hanno tenuta immune dalla pericolosa retorica diffusa negli anni dell’unificazione nazionale. I 46 autori delle 120 opere presenti, infatti - in prevalenza toscani e triveneti, compresi alcuni anagraficamente ancora austriaci, con pochi provenienti dal centro-meridione e per lo più trasferiti a Venezia - illustrano con i loro lavori un’Italia per lo più agreste, paesaggisticamente e umanamente incorrotta.
Ultimo aggiornamento: 1 Agosto, 10:58
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