Platini non si candiderà alla Fifa
«Scelgo un terzo mandato Uefa»

Giovedì 28 Agosto 2014
Platini non si candiderà alla Fifa «Scelgo un terzo mandato Uefa»
Michel Platini non si candider alla presidenza della Fifa. Il francese ha ribadito che il suo immediato futuro sar in seno alla Uefa e ha svelato di voler puntare a un terzo mandato come presidente dell'organo di governo europeo nel 2015. «Ho scelto di seguire il cuore. Ho scelto il calcio. Ho scelto la passione», ha detto a Montecarlo, dove oggi è in programma il sorteggio dei gironi di Champions League.



«Voglio finire ciò che ho cominciato», ha aggiunto Platini, alla guida della Uefa dal 2007, riferendosi ai vari progetti in corso e programmati per il futuro.



«Come avete avuto modo di vedere - ha spiegato il n.1 del calcio europeo- la Uefa sta lavorando ad alcuni progetti molto importanti e io desidero vederli portati a compimento prima di prendere in considerazione l'ipotesi di nuove sfide. Questo non è il momento, non è il mio momento. Non ancora».



«Anche quando ero un giocatore -ha proseguito-, ho sempre portato a compimento i miei contratti, ho sempre voluto onorare i miei obblighi. Ora è lo stesso. Voglio rispettare fino alla fine il contratto che mi lega alla Uefa. Se le federazioni lo vorranno, e da quanto ho potuto vedere stamani mi sembra che sia così, credo di avere davanti ancora molti anni prima che il mio contratto si esaurisca».



Platini ha rivelato di avere riflettuto a lungo prima di prendere questa decisione: «Ci ho pensato accuratamente. In questi mesi di riflessioni non sono mai riuscito a convincermi del fatto che avrei dovuto presentarmi alla Fifa per le prossime elezioni.

È tutto qui. Ancora una volta, ho scelto di seguire il mio cuore».



Il presidente Uefa ha poi assicurato di non avere dubbi o rimpianti in merito alla decisione presa: «Ho scelto con serenità e convinzione, perché mi sembrava la scelta più naturale e ovvia - ha

sottolineato -. Sono più ansioso che mai di garantire ulteriore sviluppo al calcio in Europa e di difendere con forza gli interessi del calcio europeo e delle federazioni europee sul palcoscenico mondiale. Che si tratti del numero di posti riservati all'Europa alla Coppa del Mondo, di difendere la sovranità delle federazioni europee, del calendario internazionale o dei fondi di solidarietà, il calcio europeo sa bene che può contare su di me su tutti i fronti».



«Ciò che conta qui non sono io o i miei sentimenti. Ciò che conta -ha evidenziato- è il futuro della Uefa e del calcio. La Uefa e il calcio europeo non sono mai stati così forti come lo sono oggi e io ho ogni intenzione di salvaguardare questa supremazia».
Ultimo aggiornamento: 14:22

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